Un potentissimo terremoto di magnitudo 6.9 ha colpito domenica 24 marzo la Papua Nuova Guinea settentrionale, causando distruzione e perdite di vite umane in una regione della terra già tormentata da inondazioni. Circa un migliaio di abitazioni sono state rase al suolo dal sisma, lasciando la popolazione in una situazione di estrema difficoltà, mentre il bilancio provvisorio parla di almeno cinque morti.
Leggi anche: Forte terremoto tra Pakistan ed Afghanistan: timore nella popolazione
Il sisma, che ha avuto luogo a una profondità di 40,2 km secondo l’US Geological Survey, ha scosso con forza le comunità, in particolare nelle aree intorno ad Ambunti e Wewak, nella provincia di East Sepik. Villaggi come Korogu, Sotmeri e Jikinumbu sono stati particolarmente colpiti, con abitazioni completamente distrutte dalla furia del terremoto.
Il governatore di East Sepik, Allan Bird, ha evidenziato la gravità della situazione, riferendo che “circa mille case” sono state perdute. Ha inoltre sottolineato che le squadre di emergenza sono attualmente impegnate in un lavoro di valutazione dell’impatto completo del sisma, che ha danneggiato gran parte della provincia.
Mentre le squadre di soccorso si affrettano a fornire assistenza alle aree colpite, la comunità internazionale segue con preoccupazione l’evolversi della situazione in Papua Nuova Guinea. La priorità attuale è garantire sicurezza e supporto ai sopravvissuti, molti dei quali hanno perso tutto nel disastro. Questo evento sottolinea la vulnerabilità di alcune regioni del mondo a catastrofi naturali di grande intensità e la necessità di rafforzare le misure di prevenzione e di risposta alle emergenze in aree ad alto rischio sismico.
Leggi anche: Forte scossa di terremoto in mare, avvertita sulle coste del Salento