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Parroco scaglia contro legge su omotransfobia durante la messa

“Dio lo puoi bestemmiare, sui giornalisti puoi dire tutto, sui politici no, sugli omosessuali se parli vai in galera”. Sta facendo il giro dei social l’omelia Don Calogero D’Ugo, parroco di Belmonte Mezzagno (comune in provincia di Palermo), che durane la sua predica si è scagliato contro la proposta di legge del democratico Zan contro l’omotransfobia. Dal sagrato allestito davanti all’ingresso della chiesa, il sacerdote, come riporta Repubblica, ha lanciato un anatema contro il provvedimento: “In Senato c’è una legge bavaglio che vogliono approvare – ha detto il parroco durante la messa – E’ una legge che parla del reato di omofobia. Cioè che se tu esprimi un parere contrario ai gruppi omosessualisti puoi andare in galere. Se tu dici non sono d’accordo che due uomini adottano un bambino puoi essere denunciato e processato. Se a scuola a tuo figlio vengono a fare educazione gender, una madre che si ribella può andare sotto processo”.

Il parroco palermitano ha poi proseguito la sua dura predica sostenendo che “adesso in Italia abbiamo le categorie protette. Sui preti puoi dire tutto, Dio lo puoi bestemmiare, sui giornalisti puoi dire tutto, sui politici no, sugli omosessuali se parli vai in galera – ha incalzato Don Calogero D’Ugo -. Qua non si tratta di non rispettare le persone con queste tendenze figuratevi, qua si tratta di voler mettere il bavaglio alla libertà di pensiero e di opinione, da parte di quelli che si dicono liberali e democratici. Ed è vergognoso se passa una legge di questo tipo”. Il sacerdote ha infine concluso la sua omelia affermando: “Se passa questa legge io con questa predica rischio la denuncia. Non ho problemi”.Secondo quando ha riportato il sito di informazione Neg.zone.it, a seguito dell’omelia un parrocchiano che ha richiesto l’anonimato a causa del preoccupante clima, ha confidato: “Da cattolico e omosessuale mi rattrista vedere come l’omelia fulcro sacro della santa messa venga utilizzata per terrorizzare i fedeli con ipotetici scenari che si potrebbero verificare se venisse approvato il ddl. Mi rattrista vedere come tante persone accusano questo disegno di legge senza nemmeno averlo letto. Ribadisco che è un provvedimento contro l’odio non contro le opinioni. La Chiesa, madre e non matrigna dovrebbe professare amore e unione non divisioni”.

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