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Partigiani Filo-ucraini entrano a Shebekino: il Governatore di Belgorod esorta i civili a lasciare le loro case

Partigiani Filo-ucraini entrano Shebekino

Le tensioni si intensificano al confine russo-ucraino poiché i partigiani filo-ucraini sono entrati nel distretto di Shebekino, nella regione russa di Belgorod. La notizia è stata annunciata dal gruppo paramilitare russo, Legione Libertà della Russia, attraverso il loro canale di comunicazione su Telegram.

“Il gruppo d’assalto avanzato della Legione e della Rdk (il Corpo dei Volontari russi) sta entrando nella periferia di Shebekino. Per la Russia! Per la libertà!”, si legge nel loro messaggio. Il gruppo ha anche riferito di combattimenti in corso vicino alla località di Novaya Tavolzhanka e ha denunciato che “le truppe di Putin continuano a colpire le case dei civili con l’artiglieria pesante”.

In risposta alla situazione, il governatore di Belgorod, Gladkov, ha fatto un appello emotivo ai suoi cittadini per preservare le loro vite. In un messaggio postato sul suo canale Telegram, ha esortato la gente a rispettare le autorità e a lasciare temporaneamente le loro case.

“Lasciate provvisoriamente le vostre case per preservare ciò che è più importante, che è la vostra vita e quella dei vostri cari”, ha detto Gladkov. L’appello non è solo per il distretto di Shebekino, il più colpito dagli attacchi dei giorni scorsi, ma per tutte le aree interessate dai bombardamenti.

Secondo il governatore, durante la notte ci sono stati attacchi dell’artiglieria ucraina contro Shebekino – dove due donne sono tragicamente perite – e Volokonovski, dove si sono registrati numerosi danni, ma nessuna vittima.

Oltre 4.000 persone sono state trasferite nei centri di accoglienza, per lo più scuole e dormitori universitari. Il rafforzamento della sicurezza nella regione è diventato una priorità, a seguito dei bombardamenti dall’Ucraina e delle incursioni di gruppi paramilitari russi.

Gladkov ha anche annunciato l’evacuazione urgente di 600 bambini dalle città di confine, con altri mille che saranno trasferiti nell’annessa penisola di Crimea. Il crescente conflitto e l’intrusione dei partigiani filo-ucraini hanno sollevato preoccupazioni e critiche sulla vulnerabilità del confine russo-ucraino.

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