Diventare mamma a 63 anni adesso si può. Il piccolo Emanuele è venuto al mondo lunedì 17 maggio nella sede operativa Sacro Cuore iGreco Ospedali Riuniti di Cosenza che colleziona un nuovo e straordinario record: il primo caso in Calabria che vede diventare madre una donna in età avanzata rispetto gli standard della fertilità femminile. Il piccolo pesa 2 chili e 400 grammi, è nato con parto cesareo effettuato in anestesia epidurale. E sua mamma è davvero speciale perché è riuscita a metterlo la mondo all’età di 63 anni. A dare la notizia è stato il responsabile Giancarlo Greco complimentandosi, è scritto in una nota, “con l’equipe medica guidata dal ginecologo e direttore del dipartimento dell’area materno infantile Raffaele Misasi per l’importante risultato destinato ad offrire un contributo importante nell’ambito della letteratura scientifica riferita alla procreazione medicalmente assistita”.
Cos’è l’ovodonazione
Secondo quanto riporta la nota del Sacro Cuore iGreco “la neomamma si era rivolta, infatti, ad un Centro per una fecondazione eterologa mediante ovodonazione, tecnica che consente a una donna di essere madre indipendentemente dall’età. L’ovodonazione è possibile in Italia dall’aprile del 2014. Questo, in seguito ad una sentenza della Corte Costituzionale che ha di fatto abrogato il limite contenuto nella Legge 40/2004 che vietava la possibilità di rivolgersi ad un donatore esterno alla coppia. Quando si parla di fecondazione eterologa si pensa soprattutto alla donazione di spermatozoi. Ma la donazione può essere anche da parte femminile, il che significa che le donne possono ricevere un ovocita di un’altra donna più giovane e fecondarlo con gli spermatozoi del partner creando un embrione che viene poi impiantato nell’utero della donna”.
In Calabria il primo caso di ovodonazione
L’eccezionalità dell’evento, nonché primo caso in Calabria, ha fatto registrare dall’ospedale iGreco Ospedali Riuniti, prosegue la nota, “risiede nel fatto che la lancetta dell’età anagrafica della mamma è stata spostata ulteriormente rispetto alle linee guida italiane che impongono un tetto di 43 anni per la fecondazione assistita ed uno di 50 anni per l’eterologa, in coincidenza con la menopausa. Il parto avvenuto ieri al Sacro Cuore non resterà isolato, anzi lascia presagire che saranno sempre di più in futuro le madri anziane e persino single”.
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