L’Iran ha sviluppato un missile da crociera a lungo raggio, con un’autonomia di 1.650 km, secondo quanto afferma il Comando aerospaziale dei Guardiani della Rivoluzione. Il cui comandante, Amirali Hajizadeh, ha lanciato un avvertimento agli europei e agli americani, invitati a “non mettere alla prova l’Iran”. “Ora siamo in grado di colpire portaerei statunitensi anche a 2.000 chilometri di distanza”, ha minacciato Hajizadeh, citato dalla tv di stato iraniana.
I missili cruise a lungo raggio sono armi a lunga gittata che utilizzano una combinazione di tecnologie avanzate per raggiungere i loro obiettivi. Sono diventati una parte importante dell’arsenale di molti paesi, poiché sono in grado di attaccare bersagli a distanze significative e con una grande precisione.
L’Iran negli anni è uno dei paesi che ha investito notevolmente nella produzione e nello sviluppo di missili cruise a lungo raggio. Il paese aveva già fatto grandi progressi in questo campo, in particolare con il programma di sviluppo del missile Soumar, che fu presentato nel 2015.
Il missile Soumar è un missile cruise a lungo raggio con una gittata di circa 2.500 chilometri. È stato sviluppato per essere in grado di evitare i sistemi di difesa aerea nemici, grazie alla sua capacità di volare a bassa quota. Il Soumar è anche in grado di trasportare una testata nucleare o convenzionale.
L’Iran aveva anche sviluppato il missile Hoveyzeh, che ha una gittata stimata di circa 1.350 chilometri. Il missile Hoveyzeh è stato presentato nel 2019 ed è stato progettato per essere in grado di evitare i sistemi di difesa aerea nemici e colpire bersagli a grande precisione.
Molti esperti militari erano già convinti che l’Iran stesse sviluppando questi missili cruise a lungo raggio come una forma di deterrenza contro eventuali attacchi esterni. Tuttavia, l’uso di questi missili potrebbe anche portare ad un’escalation delle tensioni regionali, poiché molti paesi della regione potrebbero vedere questi missili come una minaccia per la loro sicurezza nazionale.
Non va dimenticato che l’Iran è oggetto di sanzioni internazionali riguardanti il suo programma nucleare e missilistico. Ciò ha reso difficile per il paese acquisire i materiali necessari per continuare a sviluppare questi missili cruise a lungo raggio. Tuttavia, l’Iran ha dimostrato una notevole capacità di produrre le proprie tecnologie e di aggirare le sanzioni internazionali. La notizia di oggi ne è la conferma.
Tanto che le minacce non finiscono agli annunci generici: “L’Iran sta cercando di assassinare l’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump, l’allora segretario di Stato Mike Pompeo e l’allora comandante del comando centrale (Centcom), gen. Kenneth KcKenzie, per aver ordinato l’uccisione del comandante dei delle Forze al Quds dei Guardiani della Rivoluzione, Ghassem Soleimani”: lo ha dichiarato, il comandante delle forze aerospaziali dei Pasdaran, Amirali Hajizadeh. Il riferimento è all’uccisione mirata del potente gen. Soleimani, colpito da un drone Usa a Baghdad il 3 gennaio del 2020.