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Il marò Massimiliano Latorre critica Patrick Zaki: “Mi sarei fatto guidare da educazione e rispetto”

Grandi festeggiamenti per l’arrivo di Patrick Zaki in Italia dopo la grazia ricevuta dal presidente egiziano Al Sisi. L’attivista per i diritti umani si è recato subito all’Università di Bologna dove ha ricevuto la pergamena di laurea presso il rettorato. Zaki nel suo discorso ha ricordato Giulio Regeni e chiesto giustizia per il ricercatore italiano ucciso in Egitto nel 2016. Ma non tutti si uniscono al coro di giubilo per la sua liberazione. È il caso del giornalista Vittorio Feltri che come al solito ci va giù pesante. Ma anche di Massimiliano Latorre, il marò che insieme al collega Salvatore Girone è stato accusato di aver ucciso due pescatori nello Stato del Kerala in India.
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Patrick Zaki Massimiliano Latorre

Massimiliano Latorre contro Patrick Zaki

“Io sono un militare. – premette Massimiliano Latorre intervistato da Libero – Purtroppo questa esperienza mi ha aperto gli occhi su altri aspetti a me prima sconosciuti. Ciò non mi consente di giudicare a priori senza conoscere fatti e protagonisti. Posso dire che, personalmente, non ne avrei fatto una questione ideologica e politica. Mi sarei fatto guidare dal buonsenso, dall’educazione, dal rispetto e soprattutto dalla riconoscenza. La stessa per cui oggi sono impegnato nel ringraziare gli italiani nelle varie città”, attacca così Patrick Zaki senza però nominarlo.

“Restano tante cose: positive e negative. – prosegue poi Massimiliano Latorre mettendo da parte Patrick Zaki e parlando della recente archiviazione piena per lui e Girone da parte del gip di Roma – Il bicchiere è mezzo pieno. Volendo vedere solo le positive, posso dire che mi è rimasto il sostegno e l’affetto vero, sincero, della gente che mi sostiene ora come allora”.

Massimiliano Latorre conclude poi la sua intervista affermando di non aspettarsi nulla dal governo Meloni, “ma sarei felice se finalmente con il loro sostegno si potesse giungere a chiarire le responsabilità. Non a fini giustizialisti ma solo per puro amore di verità. Questa storia non ha una connotazione politica, ma è solo ed unicamente un’ingiustizia che non deve ripetersi”.
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