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Patrick Zaki, ritorno in Italia tra le polemiche dopo la liberazione: “Non voglio incontrare nessuno del governo Meloni”

L’intervento del presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi sul caso del ricercatore Patrick Zaki ha messo fine a un periodo di tensione che ha attirato l’attenzione della comunità internazionale. Al-Sisi ha concesso la grazia a Zaki, che era stato condannato a tre anni di reclusione, di cui quasi due erano già stati scontati. Ora lo studente dell’Università di Bologna si prepara a fare il suo ritorno in Italia. Ma nemmeno è atterrato che già esplodono lo polemiche visto che, secondo quanto si apprende, si sarebbe rifiutato di salire sul volo speciale messo a sua disposizione dal governo Meloni. Zaki inoltre non vuole incontrare nessuno del governo di centrodestra.
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Patrick Zaki Italia Meloni

Patrick Zaki torna in Italia ma non vuole incontrare Meloni

Secondo quanto riporta l’Ansa, che cita non meglio precisate “fonti qualificate”, Patrick Zaki dovrebbe partire domani dal Cairo diretto in Italia, a Milano Malpensa, con un aereo di linea di una compagnia egiziana. Sempre secondo l’agenzia di stampa, il ricercatore avrebbe rifiutato il volo speciale che era stato messo a sua disposizione dal governo italiano e non intenderebbe incontrare né farsi assistere da esponenti del governo Meloni.

Dunque, se le cose dovessero stare davvero così, quella di Patrick Zaki si rivelerebbe come una vera e propria presa di posizione politica contro il governo Meloni. Non era mistero che il ricercatore fosse strettamente legato agli ambienti della sinistra bolognese, soprattutto quelli più vicini al Pd di Elly Schlein.

“La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. – dichiara intanto il portavoce di Amnesty International Italia, Riccardo Noury – Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, come sono state fatte e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata. Decidere di viaggiare su un volo di linea diretto a Milano non è un gesto di opposizione politica (al governo Meloni, ndr), ma un gesto di indipendenza”, queste le sue parole in difesa della decisione di Patrick Zaki.
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