Sta facendo discutere parecchio, in queste ore, il presunto scoop che rivelerebbe le vere origini di Patrizia De Blanck, oggi impegnata insieme a una lunga serie di colleghi più o meno famosi nell’ultima edizione del Grande Fratello Vip. Nel bel mezzo del reality, che vede come sempre alternarsi amori, liti e scandali di varia natura, ecco saltar fuori l’indiscrezione-bomba: la contessa sarebbe in realtà la nipote di Benito Mussolini, come rivelato nel corso della trasmissione Live non è la D’Urso dal giornalista di Oggi Giangavino Sulas.
Stando alla ricostruzione, il papà di Patrizia sarebbe in realtà il gerarca fascista Asvero Gravelli, figlio segreto di Benito Mussolini: lei sarebbe stata cresciuta dal conte Guillermo de Blanck y Menocal, che avrebbe sposato la madre Lloyd e riconosciuto lei e il fratello Dario come figli legittimi. Sembra poi, secondo le parole di Sulas, che la De Blanck mentirebbe anche sul fatto di essere contessa: ci sarebbero dei dubbi sul titolo nobiliare del papà adottivo e in più il suo nome non sarebbe presente nel Libro D’oro della nobiltà italiana.
In realtà, si tratta di una tesi che già in passato era stata avanzata e che però si era prestata anche all’epoca a diverse accuse. C’è infatti più di un dubbio sul fatto che Asvero Gavelli sia effettivamente figlio naturale del Duce. L’esponente della “seconda ondata” fascista, protagonista della corrente “universalistica” che voleva esportare il fascismo in tutta Europa, è nato infatti nel dicembre 1902 a Brescia, figlio di un dirigente della Marelli.
La diceria nacque quando Gavelli assurse a qualche notorietà nel partito e fu chiacchierato per la sua somiglianza con Mussolini. Ma all’epoca del concepimento il Duce non aveva ancora 19 anni e ricopriva il primo incarico di insegnamento nella scuola elementare di un paesino della Bassa Reggiana. Una teoria che, insomma, non aveva mai convinto prima gli storici. E che però di tanto in tanto è destinata a saltare fuori.
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