Ieri un evento ha sollevato la tensione tra Stati Uniti e Russia. Un bombardiere americano B-52 ha sorvolato i Paesi baltici alleati della NATO e si è spinto fino ai confini della Russia, arrivando in prossimità di San Pietroburgo. L’aereo è decollato dalla base spagnola di Moron de la Frontera ed è stato monitorato grazie al trasmettitore lasciato acceso.
Questa missione di deterrenza ha lo scopo di dimostrare al Cremlino che gli Stati Uniti sono pronti a reagire con il massimo della potenza, e allo stesso tempo dare un messaggio rassicurante alle nazioni amiche. Al momento, sei B-52 sono dislocati in Europa e i loro movimenti sono il termometro della situazione.
Il Pentagono ha scelto di affidare a questi aerei la rappresaglia missilistica in caso di attacchi russi oltre i confini ucraini. L’attacco con armi ipersoniche scagliato giovedì scorso contro Kiev ha aumentato le preoccupazioni degli alleati, poiché non ci sono barriere difensive contro i missili Kinzhal.
Il compito di dissuadere Putin da ogni allargamento del conflitto spetta da sessant’anni ai B-52, che sono diventati uno strumento fondamentale nella politica di deterrenza degli Stati Uniti. La loro presenza in Europa è la dimostrazione della serietà delle minacce, e la missione di ieri rappresenta un segnale forte inviato a Mosca.