Sandro Ruotolo ha rischiato di morire. È lo stesso giornalista ed ex parlamentare a raccontare quanto accadutogli alla fine di ottobre. Ruotolo è stato colto da malore. A salvarlo, secondo la sua versione, sarebbe stata solo la prontezza e la velocità con cui i medici del 118 lo hanno soccorso.
“Solo ora vi posso raccontare quello che mi è successo negli ultimi dodici giorni. – racconta Sandro Ruotolo – E ve lo posso raccontare perché sono vivo e mi ha salvato la vita il servizio sanitario nazionale del nostro Paese. Mi hanno preso in tempo. Domenica 23 ottobre. Un broncospasmo mi blocca la respirazione. Chiamo il 118. In 4 minuti arriva l’autoambulanza”, ricorda il giornalista.
“Perdo subito conoscenza. Codice rosso. Sedato e intubato per due giorni e mezzo. – questa la tragica esperienza vissuta da Sandro Ruotolo solo qualche giorno fa – E poi la rianimazione in un ospedale romano, per tutti questi giorni fino al passaggio in reparto, avvenuto oggi pomeriggio. Ringrazio pubblicamente queste donne, questi uomini, medici, infermieri del servizio sanitario pubblico. Tutti, ma proprio tutti, li ringrazio per la passione, la professionalità, l’impegno. So che tanti amici hanno pregato per me nei momenti più drammatici. E li ringrazierò per sempre. Volevo aspettare di uscire dalla rianimazione prima di parlarne pubblicamente”, conclude commosso.
Migliaia i messaggi di pronta guarigione giunti all’indirizzo di Sandro Ruotolo. Tra tanti sono da segnalare quelli dei parlamentari Aboubakar Soumahoro ed Elly Schlein, del giornalista di Avvenire Nello Scavo, del parroco della Terra dei fuochi don Maurizio Patriciello e del coordinatore campano del M5S Salvatore Micillo. Ora sembra che le condizioni dell’ex collaboratore di Michele Santoro siano in netto miglioramento, ma il giornalista ha assoluto bisogno di riposo.
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