Parole forti, fortissime, quelle usate da Papa Francesco per commentare il rapporto sulla pedofilia nella Chiesa in Francia: “Desidero esprimere alle vittime la mia tristezza, il mio dolore per i traumi che hanno subito e anche la mia vergogna, la nostra vergogna per la troppo lunga incapacità della Chiesa di metterla al centro della sua preoccupazione”.
Durante la preghiera, Francesco ha rimarcato: “Preghiamo. A te signore la gloria, a noi la vergogna, questo è il momento della vergogna”. Come raccontato dal direttore della sala stampa vaticana Matteo Brusi, “il Santo Padre è stato informato dell’uscita del rapporto dai vescovi francesi, che ha incontrato nei giorni scorsi durante le visite ad limina (cioè quelle che avvengono ogni 5 anni tra i vescovi di tutto il mondo), e ne ha appreso con dolore il contenuto”.
Dopo aver letto il rapporto sulla pedofilia, il Papa ha commentato: “Purtroppo sono numeri considerevoli. Incoraggio i vescovi e i superiori religiosi a continuare a compiere tutti gli sforzi affinché drammi simili non si ripetano. Esprimo ai sacerdoti di Francia vicinanza e paterno sostegno di fronte a questa prova che è dura ma salutare. Invito i cattolici francesi ad assumere le loro responsabilità per garantire che la Chiesa sia una casa sicura per tutti”.
Bergoglio ha poi aggiunto: “Il cristiano è libero, deve essere libero, non deve tornare ad essere schiavo di precetti, di cose strane. La verità della fede non è una teoria astratta, ma la realtà di Cristo vivo, che tocca direttamente il senso quotidiano e complessivo della vita personale”.
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