Buone notizie in arrivo per chi ha intenzione di andare in pensione anticipata. Tra il riconoscimento di un bonus contributivo da 4 o 6 mesi l’anno, la cancellazione delle “finestre” e delle norme che ostacolano il pensionamento anticipato ai lavoratori usuranti, il governo ha messo finalmente mano a tutta una serie di misure che consentiranno di uscire dal mercato del lavoro senza troppe penalizzazioni.
Pensioni: confronto tra governo e sindacato
Queste le misure previdenziali che entreranno in vigore insieme al tanto vociferato Anticipo Pensionistico (Ape), il nuovo prestito-ponte che il governo ha elaborato per garantire il diritto alla pensione anticipata.
Governo e sindacato si stanno confrontando e l’accordo sembra vicino. «Il confronto sta procedendo bene» – ha dichiarato il sottosegretario alla presidenza del consiglio Tommaso Nannicini. «Resta soltanto da trovare un quadro complessivo che sia totalmente condiviso» – ha concluso. A fargli eco è intervenuto il segretario generale della Uil Carmelo Barbagallo che ha parlato di «spunti positivi».
Pensioni: come cambiano le ricongiunzioni
Il nodo sulle ricongiunzioni, in particolare, prevede che venga cancellato il vincolo del requisito minimo in una singola gestione che oggi non permette la ricongiunzione gratuita. Si tratta di una misura particolarmente voluta e sponsorizzata dal presidente dell’Inps Tito Boeri e che, a quanto pare, ha trovato spazio tra le fila di governo.
Pensioni: e la 14esima?
Cambiamenti in vista anche sul fronte delle quattordicesime. Le ipotesi in campo sono due: da una parte si vuol concedere la 14esima mensilità anche a chi ha una pensione molto bassa, e dall’altra si spinge per estendere la no tax area ad una fascia di reddito pensionistico medio-bassa.
Brunello Colli