Ma questi immigrati irregolari quanti sono davvero? Salvini e Di Maio tirano numeri a caso, in base a come conviene. Ma questa non è una novità, è quel che fanno dall’inizio del loro mandato. Anche con l’economia. Numeri a caso. Teniamoceli appuntati, vista la crisi in cui hanno gettato l’Italia, potrebbero tornarci buoni per giocarli al Superenalotto. Il nuovo scontro all’interno del governo ha per tema il numero dei migranti irregolari in Italia: per il ministro dell’Interno Matteo Salvini “il numero degli immigrati irregolari stimati in italia è di circa 90 mila”.
Il Movimento 5Stelle però risponde: “Sorprendono le parole del ministro visto che fu proprio lui a scrivere nel contratto di governo il numero di 500mila irregolari. Su quella cifra – sottolinea il M5S – il contratto di governo aveva incentrato la politica dei rimpatri, considerata ‘indifferibile e prioritaria’”.
Poi l’attacco frontale: “Il numero di 500mila irregolari è il numero reale confermato da molte organizzazioni – scrive il M5S – Non capiamo il senso di dover anche smentire ciò che è riportato nel contratto di governo, forse perché sui rimpatri non è ancora stato fatto nulla?”. Salvini ha diffuso le nuove cifre dicendo: “Il numero di irregolari che si stima siano presenti sul nostro territorio è molto più basso anche rispetto a quanto potessi presumere”.
Continua il ministro dell’Interno: “Gli sbarchi sono stati 478mila in questi quattro anni e spicci e le presenze certificate in paesi europei di migranti che chiedono all’Italia di essere riammessi sono 268mila. Quindi ai dati dei seicentomila irregolari stimati fino a ieri, questi 268mila non sono in Italia e vengono detratti dal monte totale, poi ne abbiamo riaccolti 32mila”. Su che ruota giochiamo, ministro?
Ma non c’è soltanto il M5S a rimarcare la disparità di cifre riferita da Salvini oggi rispetto a quelle sbandierate in campagna elettorale. “Dopo un anno che dal Viminale grida all’invasione, Salvini oggi scopre che non deve più rimpatriare i 600 mila migranti irregolari che ci raccontava in campagna elettorale nel 2018”, osserva la deputata del Pd, Debora Serracchiani.
Poi la stoccata finale carica di ironia da parte della deputata Pd: “Avvisi i suoi caporali sui territori che possono stare tranquilli: missione compiuta, emergenza svanita, le ronde possono rientrare. La farsa dell’uomo in felpa e mitra, invece, continua”.
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