Il riso è uno degli alimenti di base più consumati al mondo, ma un recente test condotto su alcune marche ha sollevato preoccupazioni significative riguardo alla sua sicurezza. Sulla base dell’indagine condotta dall’associazione su 20 marche di riso carnaroli, è emerso che la maggior parte dei campioni analizzati presenta livelli di cadmio che si avvicinano al limite consentito dalla legge. Ma tre prodotti superano la soglia consentita. Quali sono?
Quali marche sono da evitare
Secondo Altroconsumo sono tre prodotti che superano quel limite precauzionale ammesso a tutela dei consumatori: riso Conad, Pam e Mondella-MD.
“Abbiamo penalizzato questi risi nel giudizio complessivo con un voto insufficiente e li abbiamo segnalati al ministero della Salute, chiedendone il ritiro dal mercato” questa la nota di Altroconsumo. “I lotti che abbiamo testato sono i numeri L129D (Conad); L157D (Pam); L171D (Mondella)”.
Sono soprattutto il cadmio e l’arsenico a essere assorbiti dalla pianta e che spesso finiscono sulle nostre tavole. Si tratta di metalli pesanti che nel lungo periodo possono causare danni ai reni.
Quali sono quelle da prediligere
L’analisi ha permesso anche di individuare marche di riso che vantano valori molto al di sotto dei limiti previsti per metalli pesanti e tracce di pesticidi. Insomma, prodotti di qualità “ottima” secondo Altroconsumo.
Sono 4 i marchi che hanno ottenuto i giudizi migliori anche al test dell’assaggio, conquistando i titoli di “migliore del test” e “migliore acquisto” si tratta dei marchi di riso carnaroli “Le stagioni d’Italia”; “Riso del Vo”; “Riso Almo” e Coop.