Mosca irrompe a disfare le carte e gli accordi europei sul possibile price cup per l’energia.
Lo fa con una dichiarazione di Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino, dopo che i paesi del G7 e l’Australia si sono uniti all’Unione Europea per l’adozione del price cap di 60 dollari al barile per i russi.
“La Russia non accetterà che venga imposto un tetto massimo al prezzo del suo petrolio. Stiamo valutando la situazione. Sono stati fatti alcuni preparativi per questo tetto. Vi informeremo su come sarà organizzato il lavoro una volta che sarà terminata la valutazione”.