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Petto di pollo al supermercato, ecco come viene fatto davvero e come scegliere il migliore

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Sai come viene fatto il petto di pollo che acquisti al supermercato? A rispondere a questa domanda sono i food blogger di “Prevenzione a Tavola”. Con un video pubblicato sul loro canale Instagram, hanno spiegato passo passo come si passa dall’allevamento alla tavola. Quasi la totalità dei petti di pollo che troviamo tra gli scaffali del supermercato, va detto, provengono da allevamenti intensivi come quelli mostrati nel video. E sono immagini davvero forti. “Se sulla confezione non è specificato nulla, è allevato come nel video”, avvertono gli esperti. “Se c’è scritto ‘all’aperto’, il pollo è stato allevato in spazi aperti. Se è ‘biologico’, è stato allevato all’aperto e nutrito con mangimi bio”.
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Detto questo, passiamo ai dettagli. “Gli animali vengono allevati in capannoni in maniera intensiva. Il pollo viene quindi costretto a crescere e mettere peso contro natura per essere abbattuto e venduto il prima possibile. In 50 anni il tasso di crescita di questi polli è aumentato del 400%. Il pollo viene macellato dopo soli 42 giorni di vita arrivando a pesare anche 2,6 chilogrammi”.

Come vengono allevati i polli

Più del 90% dei polli che acquistiamo sono allevati in questa maniera. Cioè che raggiungono un peso talmente elevato che le loro gambe non riescono a sorreggerli. Come fare, dunque, per fare un acquisto più consapevole? Qual è il miglior petto di pollo al supermercato? Un campanello d’allarme sono le cosiddette “strisce bianche”, trovate soprattutto nei polli Lidl, dalle quali è nato un caso. Si tratta di strisce di grasso che vanno a formarsi a scapito delle fibre muscolari. Questa carne contiene quindi meno proteine, meno Omega 3, meno antiossidanti, meno ferro e più grasso rispetto a un pollo ruspante allevato all’aperto.

Spiega al portale La Cucina Italiana la dottoressa Monica Guarino Amato, ricercatrice del CREA – Zootecnia e Acquacoltura: “Meglio un petto senza strisce, ovviamente. E, ancora meglio, un pollo intero. I polli venduti interi non sono frutto di selezioni genetiche così spinte sulla resa, perciò non crescono in tempi così rapidi”.

Spiega ancora Guarino Amato sulla scelta di petto di pollo al supermercato: “Il punto è chiedersi se si è disposti a farlo: una fettina di petto di pollo cuoce in 5 minuti, un pollo intero richiede più tempo. Siamo pronti?”. Quindi: il pollo biologico è sempre la migliore alternativa? “Negli allevamenti biologici gli animali hanno mangimi biologici, oltre alla possibilità di razzolare mangiando quello che trovano nei prati, e quindi anche la carne è più saporita e nutriente. Il punto è che allevare un pollo in questo modo è molto costoso e questi costi si riflettono sull’utente finale. Siamo sicuri che la popolazione possa reggere un aumento dei costi per garantire un migliore benessere animale?”.

In conclusione, fare un acquisto consapevole significa informarsi e valutare bene le etichette. Scegliere un pollo ruspante o biologico potrebbe essere la scelta migliore sia per la salute che per il benessere degli animali, anche se richiede un investimento economico maggiore.

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