Il governo di centrodestra guidato da Giorgia Meloni ha messo a punto il nuovo piano pandemico. Le misure previste in caso di una nuova emergenza sanitaria risultano essere però praticamente molto simili a quelle contro cui il partito della premier FdI, quando era all’opposizione, si è battuto con tutte le sue forze. Mascherine, chiusura delle scuole, limitazioni di spostamenti e assembramenti, distanziamento sociale e persino lockdown. Sembra di leggere i provvedimenti presi all’epoca prima dal governo Conte e poi da quello di Mario Draghi. E allora esplode la polemica politica.
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Il “Piano strategico operativo di preparazione e risposta ad una pandemia da patogeni a trasmissione respiratoria a maggiore potenziale pandemico 2024-2028” messo a punto dal governo di centrodestra è praticamente pronto. Ma i primi dubbi nascono dal fatto che non sono ancora state indicate le risorse necessarie per finanziarlo e realizzarlo.
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Il testo del piano pandemico preparato dal ministero della Salute consta di oltre 200 pagine in cui sono indicati diversi scenari per affrontare una pandemia. Per quanto riguarda gli interventi non farmacologici si legge che “per le pandemie causate da un patogeno a trasmissione respiratoria, l’impegno della popolazione al rispetto delle misure di prevenzione contribuisce al successo della risposta alle emergenze”.
L’elenco delle misure previste dal piano pandemico
Ecco poi l’elenco degli interventi principali da mettere in campo: test diagnostici, chiusura di attività lavorative non essenziali e delle scuole, distanziamento fisico (a 1-2 metri a seconda del patogeno), igiene delle mani, isolamento, limitazione degli assembramenti (durante gli eventi di massa come spettacoli e partite di calcio, ma anche nell’ambito di normali attività quotidiane), uso delle mascherine, limitazione degli spostamenti della popolazione, misure per i luoghi di lavoro, permanenza in casa dei cittadini limitando la circolazione, pulizia di superfici e oggetti, quarantena e restrizione delle interazioni sociali.
“L’isolamento di intere comunità, ad esempio su base locale, o l’interruzione di alcune attività sociali, come la scuola in presenza, può costituire un mezzo per limitare i contagi e di conseguenza i casi. – puntualizza però il governo Meloni – Ma anche l’esperienza del Covid-19 ha mostrato come sia difficilmente sostenibile per lunghi periodi senza conseguenze sia sul benessere della popolazione che sulla sostenibilità economica. Avere a disposizione un vaccino specifico per il patogeno responsabile di una pandemia permette di controllare e mitigare l’impatto della stessa, determinando la gravità della malattia e/o riduzione della trasmissione”.
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