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Cutro, Piantedosi riferisce alla Camera: insulti dai banchi Pd, caos in aula

Informativa alla Camera del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, dopo la strage di migranti avvenuta di fronte alle coste calabresi di Cutro, vicino Crotone. Naufragio che è costato la vita a più di 70 persone, tra le quali decine di bambini. Il ministro prova così a smorzare le furiose polemiche scoppiate in questi giorni, con le opposizioni che accusano il governo Meloni di non aver fatto abbastanza per salvare quelle vite umane. La tensione tra maggioranza e opposizione si taglia però ancora con il coltello. E lo dimostrano gli insulti e le contestazioni piovuti dai banchi del Pd all’indirizzo di Piantedosi durante il suo intervento.
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Piantedosi migranti informativa Camera
Il ministro Piantedosi alla Camera

Informativa alla Camera di Piantedosi sui migranti morti

“Il governo ha immediatamente accolto l’invito del Parlamento a riferire in merito al naufragio di un’imbarcazione in legno che trasportava migranti, avvenuto nelle prime ore del mattino del 26 febbraio scorso nel mare antistante la località Steccato di Cutro in provincia di Crotone. – spiega Matteo Piantedosi aprendo la sua informativa alla Camera – Voglio rinnovare prima di tutto il cordoglio, mio personale e di tutto il governo, per le vittime di questo ennesimo, tragico, naufragio e la vicinanza alle loro famiglie e ai superstiti. E mi dispiace che il senso delle mie parole sia stato male interpretato”, aggiunge mentre si sentono insulti e urla provenire dai banchi opposizione.

“Gli aggiornamenti giunti dalla prefettura di Crotone portano il numero delle vittime a 72, di cui 28 minori, mentre i superstiti sono 80. – riferisce il ministro durante l’informativa – Dei superstiti, 54 sono accolti nel locale Centro di accoglienza richiedenti asilo, 12 nel Sistema Sai a Crotone, otto sono ricoverati in ospedale, due minori non accompagnati sono stati collocati nelle strutture dedicate e tre soggetti, presumibilmente gli scafisti, sono stati arrestati. In particolare, sono stati fermati un cittadino turco e due pakistani, uno dei quali minorenne. Mentre sono in corso le ricerche di un quarto scafista e non si escludono sviluppi nelle prossime ore”.

Piantedosi contestato

“Per la doverosa ricostruzione dei fatti, che in quella sede deve avvenire, sulla vicenda sta indagando la Procura della Repubblica di Crotone. – aggiunge Piantedosi – Attenderemo, pertanto, con fiducia e rispetto l’esito degli accertamenti giudiziari. Gli scafisti volevano sbarcare in un luogo ritenuto più sicuro e di notte, temendo che nella località preventivata vi potessero essere dei controlli. Il piano prevedeva l’arrivo a ridosso della riva sabbiosa, con il successivo sbarco e la fuga sulla terraferma”.

“Il primo dato certo è che l’assetto aereo Frontex che, per primo, ha individuato l’imbarcazione alle ore 22.26 del 25 febbraio a 40 miglia nautiche dall’Italia, non ha rilevato e, quindi, non ha segnalato una situazione di stress a bordo tra i migranti. Limitandosi a evidenziare la presenza di una persona sopra coperta, di possibili altre persone sotto coperta e una buona galleggiabilità dell’imbarcazione. Frontex annotava, altresì, che l’imbarcazione procedeva a velocità regolare (6 nodi l’ora), non appariva sovraccarica e non sbandava. Peraltro, nessuna segnalazione di allarme o richiesta di aiuto proveniva dall’imbarcazione in questione”, conclude la sua informativa alla Camera il ministro Piantedosi.
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