Pietro Citati è morto. Lo scrittore si è spento all’età di 92 anni durante la mattinata del 28 luglio. Nato a Firenze il 20 febbraio 1930, si trasferisce quasi subito con la famiglia prima in Piemonte e poi in Liguria. Laureato in Lettere Moderne alla normale di Pisa, inizia la sua carriera collaborando con la rivista Paragone, fondata da Roberto Longhi. Dopo le prime esperienze, assume il ruolo di critico letterario del quotidiano Il Giorno.
È in questo periodo che conosce e approfondisce la sua amicizia con un altro scrittore, Carlo Emilio Gadda. Una volta abbandonata la carriera di critico letterario, Pietro Citati comincia a pubblicare le biografia di diversi personaggi. Da Goethe ad Alessandro Manzoni, passando per Tolstoj, Kafka e Proust. Ma le sue collaborazioni e i suoi scritti sono innumerevoli.
Unanime il cordoglio del mondo della cultura e di quello della politica per la sua scomparsa. “Con Piero Citati se ne va un grande scrittore e una delle voci più illustri e autorevoli della critica letteraria italiana. – questo il commento commosso del ministro della Cultura Dario Franceschini – È un giorno triste per la cultura che perde un intellettuale rigoroso e mai banale. Mi stringo ai familiari e ai tanti che hanno apprezzato la sua opera nel corso della sua lunga e prolifica carriera”.
“Addio a Pietro Citati, grande scrittore e critico letterario nato a Firenze. Le sue analisi e i suoi scritti ci hanno fatto davvero sognare, che la terra gli sia lieve”, scrive sui social il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani. “Ciao Pietro”, lo saluta così invece la casa editrice Mondadori con cui ha pubblicato molte opere.
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