Pippo Franco rischia di finire a processo. La procura di Roma ha infatti chiuso l’inchiesta contro il popolare attore e altri indagati che, secondo l’accusa, avrebbero presentato un presunto vaccino falso contro il Covid. Franco ha depositato gli atti della falsa certificazione tra il 29 luglio e il 19 agosto del 2021. E poi si sarebbe anche fatto iniettare la terza dose di vaccino, senza dichiarare che il suo green pass era stato sequestrato, allo scopo di indurre in errore i medici della Asl.
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Pippo Franco rischia il processo per il falso vaccino
Insieme a Pippo Franco, nella lista degli indagati nell’inchiesta sul falso vaccino Covid risultano iscritte altre 27 persone. Di queste, 11 risultano indagate per aver certificato malattie inesistenti allo scopo di ottenere il permesso per entrane in macchina nelle zone Ztl. Tra gli indagati c’è anche il medico che avrebbe aiutato materialmente l’attore: Natale Cirino Aveni. E anche Serena Grosseto, difesa dall’avvocato Antonello Madeo. Aveni era stato arrestato nel marzo del 2022, finendo agli arresti domiciliari con l’accusa di falso in atto pubblico.
Pochi giorni prima che scoppiasse lo scandalo nell’ottobre scorso, Pippo Franco aveva lasciato di stucco Myrta Merlino. Ospite de L’aria che tira nella puntata del 15 settembre, l’allora candidato al consiglio comunale di Roma per il centrodestra con Enrico Michetti, aveva ribadito le sue posizioni sul vaccino anti Covid. L’ex comico non aveva voluto dichiarare pubblicamente se si fosse vaccinato o meno. E, per difendere la sua posizione, aveva detto di pensarla come il medico francese Luc Montagnier, notoriamente scettico sugli effetti del vaccino.
La conduttrice aveva poi ricordato le recenti dichiarazioni del suo ospite che non aveva voluto rispondere alla domanda se avesse fatto il vaccino o no. E allora ci aveva riprovato lei a chiederglielo. “Preferisco non rispondere”, aveva però tenuto il punto lui. Ma Merlino non si era data per vinta e ha avanzato il sospetto che Pippo Franco fosse vaccinato, anche se non voleva ammetterlo. “Tu lo sai che per venire qua devi far vedere il green pass? Il problema si è risolto adesso. Andiamo avanti”, aveva allora chiesto ironicamente il comico romano, dandosi da solo una risposta, per la verità alquanto sibillina. Ora sarà molto probabilmente un processo a stabilire se l’attore sia colpevole o meno.
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