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“Più facile che trovare un bidet a Parigi”. Feltri a ruota libera contro le Olimpiadi francesi: il duro commento

Le Olimpiadi di Parigi si trovano al centro di una nuova controversia a causa delle condizioni delle acque della Senna, dove alcuni atleti hanno gareggiato. Nonostante le preoccupazioni sulla qualità dell’acqua, gli organizzatori hanno permesso lo svolgimento delle competizioni, scatenando una serie di critiche e lamentele da parte di atleti e commentatori. Tra i più critici si è espresso Vittorio Feltri, che ha dedicato un editoriale su Il Giornale al tema. Secondo Feltri, le acque della Senna sono tutt’altro che sicure. “Il luridume che possiamo trovare nei mari è nulla rispetto a quello che si concentra nella Senna, su cui si affaccia un’area metropolitana, quella parigina, popolata da oltre dodici milioni di persone,” scrive Feltri, sottolineando l’assurdità di ritenere il fiume parigino improvvisamente pulito.

Gli effetti dell’immersione nelle acque contaminate non si sono fatti attendere. Molti atleti hanno riportato sintomi quali nausea, vomito, dissenteria e altri malesseri, con conseguenze significative sulle loro prestazioni. “Questi atleti hanno subito una violenza,” afferma Feltri, indicando che si è trattato di una scelta obbligata tra il sogno olimpico e la propria salute. Feltri prosegue affermando che il rischio per gli atleti non è solo immediato ma può avere conseguenze a lungo termine, con effetti devastanti dal punto di vista professionale e finanziario.

Feltri non risparmia critiche agli organizzatori delle Olimpiadi, accusandoli di aver trascurato il “dovere supremo di tutelare la salute pubblica.” Secondo Feltri, avrebbero dovuto vietare la balneazione, data la presenza di batteri fecali e agenti chimici nelle acque del fiume. Conclude il suo editoriale con un attacco al senso di superiorità francese, sottolineando come la gestione della situazione sia stata inadeguata. La sua stoccata finale, in cui critica l’assenza di bidet nelle case francesi, è una chiara provocazione. In sintesi, Feltri dipinge un quadro severo della situazione, mettendo in dubbio la capacità della Francia di dare lezioni su igiene e civiltà. Il dibattito sulla qualità delle acque della Senna continuerà sicuramente a influenzare la percezione pubblica delle Olimpiadi di Parigi, sollevando interrogativi sulla sicurezza e l’etica nella gestione di eventi sportivi di tale portata.

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