Sul Pnrr il dietrofront del Governo in Senato. Raffaele Fitto riferisce nell’informativa urgente in Senato: “Ci sono alcuni obiettivi da rimodulare, entro il 30 giugno (data utile per la terza rata del Piano, ndr). Nelle prossime ore si dovrà trovare una soluzione per raggiungere questo obiettivo“. “L’interlocuzione con la Ue è per mantenere gli obiettivi” e i finanziamenti “garantendo la loro realizzazione entro il 2026”. Tra gli obiettivi da rimodulare, il ministro per l’Attuazione del Pnrr ha citato “la realizzazione degli asili nido e scuole dell’infanzia, la sperimentazione dell’idrogeno nei mezzi di trasporto pubblico e il progetto Cinecittà“.
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Il disastro Pnrr e la retromarcia del Governo
Mentre il ministro Fitto riferisce in Senato, sul Pnrr il dietrofront del governo per tentare di salvare i fondi. In queste ore si tratta febbrilmente con Bruxelles sugli ultimi documenti “per raggiungere l’obiettivo” di superare la fase di “valutazione” per il rilascio della terza tranche di aiuti. L’obiettivo è quello di raggiungere i 55 obiettivi del Pnrr richiesti per il 31 dicembre 2022.
“L’obiettivo del Governo è di dare al Paese un’attuazione piena del Pnrr”, ha dichiarato Fitto. “Il lavoro che stiamo mettendo in campo è attento e certosino con l’obiettivo di far emergere le criticità e risolverle nei tempi previsti dai regolamenti europei. Il Governo fa suo il richiamo di Mattarella”. Il presidente, citando De Gasperi, aveva chiesto di mettersi alla stanga, di lavorare alacremente per non perdere i finanziamenti. L’obiettivo ultimo è quello di raggiungere l’obiettivo della “spesa dell’intero programma. È fondamentale il confronto con la Commissione e con le autonomie locali e soggetti attuatori trovare ora le criticità”.
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