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Pnrr, Meloni fa scaricabarile, l’opposizione: “Deriva autoritaria”

La presidente Meloni fa scaricabarile sui ritardi del Pnrr. L’obiettivo dichiarato di Giorgia Meloni è ottimizzare al massimo l’opportunità offerta dal Pnrr attraverso scelte strategiche, chiare ed efficaci. I ritardi? Colpa delle amministrazioni locali. Il governo, strigliato da Bankitalia, deve accelerare le procedure e garantire che le risorse siano utilizzate efficacemente. Nel rapporto semestrale sull’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza la spesa, che a fine febbraio ammontava a 25,7 miliardi di euro, procede lentamente. La relazione evidenzia che la maggior parte delle amministrazioni ha registrato una spesa inferiore alle previsioni, indicando un ritardo nella definizione e nell’avvio delle misure che potrebbe influire sul raggiungimento effettivo degli obiettivi finali.
>>>>> Bankitalia striglia il governo sul Pnrr

Giorgia Meloni

Scaricabarile di Meloni sui ritardi del Pnrr

Giorgia Meloni fa scaricabarile sui ritardi del Pnrr. La relazione semestrale arriva in un momento critico per il Piano, con critiche sui ritardi sollevate dalla Corte dei Conti e una revisione in corso in trattativa con la Commissione europea per sbloccare la terza tranche di trasferimenti da 19 miliardi. Inoltre, l’aggiornamento sull’attuazione del Piano coincide con un emendamento del governo al decreto PA che limita il potere di controllo della magistratura contabile sul Piano. Questo intervento prevede una proroga di un anno delle norme sul danno erariale e limita il controllo concomitante della Corte dei Conti sulle spese dei fondi del Pnrr.

Giorgia Meloni definisce il Pnrr come un’opportunità straordinaria per l’Italia, con un’ampia somma di denaro e obiettivi ambiziosi per modernizzare il paese e rilanciare il suo tessuto sociale ed economico sia a livello nazionale che internazionale. Meloni sottolinea che il Piano è stato lanciato in un contesto diverso da quello attuale, con la guerra in Ucraina e gli impatti energetici, economici e sociali ad essa collegati che hanno portato a nuove priorità e alla necessità di aggiornare il Piano.

Il delicato nodo della terza tranche

La presidente afferma che il governo, in collaborazione con la Commissione europea e le amministrazioni responsabili, ha lavorato sin dall’inizio per verificare il rispetto dei termini e monitorare l’attuazione del Piano. Meloni ribadisce che entro il 31 agosto saranno presentate le proposte di modifica al Piano, inclusa l’integrazione del capitolo REPowerEU, e che il governo sta affrontando questo lavoro con grande attenzione e responsabilità.

Meloni difende anche la decisione di concentrare la responsabilità dell’attuazione del Pnrr in un’unica autorità politica, che si occupa anche delle politiche di coesione. Questa decisione è stata confermata dalla recente raccomandazione della Commissione europea e mira a garantire una maggiore sinergia tra le diverse fonti di finanziamento, assicurando che le risorse siano effettivamente utilizzate e privilegiando misure di alta qualità che abbiano effetti sul PIL.

Serracchiani (Pd): “Sul Pnrr deriva autoritaria”

Secondo Debora Serracchiani, deputata e responsabile giustizia del Partito Democratico, è inaccettabile che il governo, intollerante ai controlli, limiti l’azione della magistratura contabile. Serracchiani ritiene che questa sia una deriva autoritaria e che contrasti con le decisioni dell’Europa sul Pnrr.

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