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Pnrr, governo in difficoltà sugli obiettivi di giugno: “Piano asili irrealizzabile”

Ancora grosse difficoltà per il governo Meloni per raggiungere gli obiettivi del Pnrr fissati per giugno. Oggi il ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto riferirà in Parlamento per ammettere i problemi di Palazzo Chigi per centrare gli obiettivi della quarta rata del Piano nazionale di ripresa e resilienza finanziato con fondi Ue. A frenare il previsto piano sugli asili, che avrebbe dovuto portare ad un ampliamento di 260mila posti, sono ad esempio le difficoltà denunciate dagli enti locali.
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Pnrr, governo in difficoltà sul piano asili

Il cosiddetto piano asili sarebbe stato fondamentale perché in Italia l’offerta di posti nei nidi risulta essere tra le più basse d’Europa. Ma ora si apprende che l’obiettivo di realizzare 260mila nuovi posti entro il 2025 è irrealizzabile dal governo Meloni. E anche di questo parlerà appunto il ministro Fitto, illustrando lo stato di avanzamento e attuazione del Pnrr nel nostro Paese.

In attesa dello sblocco della rata del secondo semestre 2022, il governo Meloni sta lavorando ai 27 obiettivi del Pnrr da raggiungere entro il 30 giugno. Ma, oltre al già citato piano asili, ci sono altri obiettivi che l’Italia non dovrebbe riuscire sicuramente a raggiungere. Uno di questi è la costruzione di impianti per il rifornimento delle auto ad idrogeno. “Avevamo l’opportunità di rivedere alcuni di questi obiettivi, ma avendo preso tempo sull’intero Piano ora tocca rispettare le scadenze intermedie”, rivela una fonte anonima di Palazo Chigi a La Stampa.

“A voler essere onesti, il nuovo governo non ha compreso fino in fondo la complessità amministrativa del Pnrr. – prosegue la gola profonda – L’attivismo politico di Fitto è apprezzabile, parlare con il commissario competente (Paolo Gentiloni, ndr) è sempre utile, ma conta anche la capacità della tecnocrazia di rispondere alle obiezioni dei singoli funzionari di Bruxelles”. E il piano asili rappresenta solo la punta dell’iceberg dei problemi. “Siamo arrivati qui a ottobre, ci vuole malafede per sostenere che è tutta colpa nostra”, prova intanto a difendersi Fitto.
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