La notizia dell’affidamento della gestione del Ponte di Genova ad Autostrade per l’Italia ha colto di sorpresa il viceministro alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri del Movimento Cinque Stelle. Che attraverso le pagine dell’Huffington Post si è lanciato in un duro attacco ai colleghi di maggioranza giallorossa: “Ora il passaggio di affidarlo ad Autostrade è stato reso necessario pur di inaugurarlo, ma in questa settimana dobbiamo decidere e revocare loro la concessione su tutto il territorio italiano. Altrimenti la situazione diventa insostenibile”.
Cancelleri ha denunciato dia ver saputo soltanto dalle agenzie di stampa della decisione del ministro De Micheli: “La verità è che non ci siamo mai seduti seriamente a un tavolo. Ci sono divergenze all’interno del governo, non c’è dubbio. La Lega frenava tanto quando sta frenando il Pd. Adesso si deve prendere una decisione siamo davanti a un muro. Noi vogliamo che i Benetton vadano via perché la cosa più brutta di tutta questa storia è che non abbiano neanche chiesto scusa nel loro delirio di onnipotenza”.
“Vogliamo la revoca della concessione – ha ribadito Cancelleri – Al tavolo arriviamo con questa ipotesi anche perché non ci sono state controproposte da parte di Aspi degne di nota e di essere valutate o che possano mettere in difficoltà il governo rispetto all’opzione della revoca. Ci hanno solo ricattato dicendo che se non avessimo tolto l’articolo 35 dal Milleproroghe, quello che affidava il collaudo ad Anas, sarebbero passati alle via legali. La narrazione che hanno utilizzato è stata sempre degna della filosofia del ricatto ed è irricevibile quando si parla con lo Stato”.“Io la notizia del ponte gestito da Autostrade l’ho letta sui giornali perché a me non era stato detto nulla e neanche il resto del governo sapeva. Alle 11.50 ho ricevuto un messaggio della De Micheli che mi ha spiegato il motivo, in pratica riassumeva il post su Facebook. Invece è un atto serio che andava condiviso. Quindi mi rivolgo con grande rispetto ai familiari, chiedo loro di guardare avanti, questo è un giro di pista ma la gara deve ancora finire. Non dobbiamo disperare ma arrivare al traguardo come vincitori. Questo fatto deve diventare il turbo per arrivare alla decisione finale”.
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