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Nuovo ponte di Genova, il governo lo dà in gestione ai Benetton. E scoppia lo scontro

Il governo ha deciso: il nuovo ponte di Genova resterà in gestione ai Benetton. La ministra dei Trasporti Paola De Micheli ha confermato oggi ai media di aver firmato la lettera con la quale restituisce la gestione del viadotto ad Autostrade in attesa di una decisione sulla concessione di Autostrade in bilico tra la revisione e la revoca e appesa al negoziato con l’esecutivo. La lettera, ricostruiscono le fonti riprese dal Corriere, è nelle mani dell’Avvocatura Generale dello Stato ed è sul tavolo dei giudici della Consulta. Sarà quindi Aspi a gestire il nuovo ponte firmato Renzo Piano. Nella missiva inviata al commissario per la ricostruzione, ossia il sindaco di Genova, Marco Bucci, la ministra De Micheli rimanda al “rispetto della convenzione” tra il governo e Aspi.

La ministra evoca anche la necessità di stipulare un protocollo di intesa per gestire il passaggio di consegne per il nuovo ponte: “Ho firmato io la lettera che ho poi inviato al sindaco Bucci (nel ruolo di Commissario, ndr), per la procedura di collaudo, di consegna e di gestione post-consegna, che va al concessionario”, ha confermato la ministra nel corso della trasmissione 24Mattino su Radio 24. Autostrade per l’Italia aveva scritto al commissario straordinario per la ricostruzione del Ponte di Genova, Marco Bucci, nei giorni scorsi dicendosi “pronta” a gestire la nuova struttura.

La decisione del governo, come prevedibile, ha alimentano un mare di polemiche e ha nuovamente diviso la maggioranza. Ma diverse fonti leggono questa come un’azione di autotutela da parte del governo. Proprio nel giorno in cui si attende la decisione della Corte Costituzionale sul dispositivo del Tar del Liguria che ha eccepito la questione di costituzionalità sulla scelta da parte del governo di escludere Autostrade per l’Italia dalla ricostruzione del ponte di Genova che è stata affidata al tandem Salini-Fincantieri. Servirebbe potenzialmente a ridurre il danno eventuale che una decisione della Corte potenzialmente favorevole ad Aspi provocherebbe nell’esecutivo, sia da un punto di vista politico che giuridico.

Dall’altro lato, invece, a tuonare è il governatore della Liguria Giovanni Toti: “Dopo due anni di minacce, immobilismo, proclami, giustizia promessa e rimandata il ponte di Genova verrà riconsegnato proprio ad Autostrade, come ha ordinato il governo M5S-Pd. Penso ai grillini che promettevano, sulle macerie del Morandi, che avrebbero tolto subito le concessioni. A chi ci accusava di essere amici di Autostrade quando predicavamo solo buon senso dicendo che la giustizia si fa nei tribunali. E intanto per la tragedia del Morandi e per le sue 43 vittime nessuno ancora ha pagato”.

 

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