Lunedì 26 novembre alle 12 è scaduto il termine per la presentazione dei progetti per realizzare un nuovo ponte, in sostituzione di quello crollato il 14 agosto scorso a Genova. Tra quanti hanno manifestato interesse si sono fatti i nomi, negli ultimi giorni, di grandi aziende che operano nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture. Tra questi Salini Impregilo, Fincantieri, Italferr, Rizzani de Eccher, Cimolai, Gruppo Fagioli, Siag, Leonardo, la parmigiana Pizzarotti e la Strabag, azienda austriaca con sede in Italia. Dieci soggetti sono stati invitati dallo stesso commissario Bucci a partecipare al progetto.
Ma il bando è stato esteso anche ad altre aziende interessate a partecipare all’operazione che possono presentare al commissario per la ricostruzione, fisicamente o tramite e-mail certificata, un progetto preliminare di fattibilità per il Morandi. Tra i piani presentati c’è quello che raggruppa tre grandi aziende che partecipano al bando: Fincantieri (capofila), Salini Impregilo e Italferr. Queste imprese avrebbero presentato, in cordata, un progetto e una proposta preliminare.
La manifestazione di interesse presentata da Salini Impregilo insieme a Fincantieri per la ricostruzione del Ponte di Genova prevede per l’esecuzione dei lavori in 12 mesi dalla consegna delle aree, lavorando 7 giorni su 7 e 24 ore su 24, e si basa sull’idea dell’architetto Renzo Piano. Lo si apprende da fonti dell’azienda. La manifestazione
di interesse indica come progettista Italferr, società di ingegneria del Gruppo Fs. Il costo è di oltre 200 milioni.
Sono in molti a sostenere che alla fine a spuntarla sarà proprio questa idea: progetto di Renzo Piano e realizzazione di Fincantieri. Salini Impregilo è la società di costruzioni numero uno in Italia. Fincantieri è uno dei leader mondiali della cantieristica navale, e avrebbe il ruolo di produrre le componenti in acciaio per il nuovo ponte, probabilmente nello stabilimento di Genova Sestri Ponente. Italferr (gruppo Fs), infine, è la più grande società di ingegneria italiana.
Fincantieri e Italferr, tra l’altro, sono state indicate, da subito, come possibili interlocutori per l’opera di ricostruzione, dal ministro delle Infrastrutture, Danilo Toninelli, e da quello dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio. “Noi abbiamo fatto il massimo, lo abbiamo fatto nello spirito di servizio per il Paese. Lo facciamo con orgoglio” e se saremo scelti “ce la metteremo tutta”. Così l’ad di Fincantieri, Giuseppe Bono, sul progetto di ricostruzione del ponte di Genova, presentato oggi.
“Siamo radicati anche in Liguria – ha aggiunto parlando a margine di una cerimonia con Msc a Monfalcone (Gorizia) – facciamo gli scongiuri, ma se qualcosa accade nei territori in cui siamo presenti ci sentiamo in dovere di dare una mano”. Tra i piani presentati, peraltro, c’è anche quello di Autostrade per l’Italia, che ha completato un progetto esecutivo per procedere, in nove mesi, all’abbattimento dei tronconi e alla realizzazione di un nuovo ponte. In lizza anche un progetto di Calatrava. Ma, come detto, la spunteranno Renzo Piano e Fincantieri.
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