Il governo Meloni frena sullo stop alle multe per i pagamenti sotto i 60 euro con il Pos inserito in manovra economica. A pesare sono i dubbi espressi dall’Ue perché questo provvedimento potrebbe andare contro gli obiettivi del Pnrr e rischierebbe di rendere più difficile la lotta all’evasione fiscale, per la quale il nostro Paese ha già ricevuto dei finanziamenti. Anche le opposizioni rappresentate da Partito Democratico e Movimento 5 Stelle parlano di “scelta scellerata” di Palazzo Chigi.
È il pomeriggio di lunedì 28 novembre quando a Palazzo Chigi si decide di bloccare momentaneamente l’esenzione dall’obbligo del Pos per i commercianti per i pagamenti fino a 60 euro che dovrebbe scattare dall’1 gennaio prossimo. A pesare sono, come già accennato, i dubbi espressi da Bruxelles. Mentre sul fronte interno il segretario del Pd Enrico Letta parla apertamente di “scelta scellerata” e di “invito all’evasione”. E il M5S di Giuseppe Conte non ci va certo giù più leggero.
Ma la vera incognita per il governo Meloni è il Pnrr. Dall’Ue infatti fanno sapere che la lotta all’evasione fiscale, già intrapresa dall’ex premier Mario Draghi, è uno dei punti cardine che consentono di ottenere i fondi europei, quelli del Pnrr appunto. “Definizione di efficaci sanzioni amministrative in caso di rifiuto di accettare pagamenti elettronici da parte dei fornitori privati”, questo lo scopo che si era prefisso il nostro Paese sotto Draghi per introdurre dal primo luglio una sanzione di 30 euro, aumentata del 4% del valore della transazione rifiutata, in caso di mancata accettazione del pagamento con il Pos.
Un dietrofront in piena regola quello del governo Meloni secondo Bruxelles, che ora ne chiede conto al nostro esecutivo. Ma fonti di Palazzo Chigi rassicurano che “non è una questione di vita o di morte” e che dunque non si dovrebbe andare ad uno scontro frontale con i vertici dell’Ue. Insomma, la norma contenuta nella legge di bilancio si potrà aggiustare, anche se la Meloni non sembra intenzionata a cedere totalmente alle pretese europee.
La necessità del governo infatti è quella di andare incontro in qualche modo ai piccoli esercenti attraverso la norma sul Pos per contrastare gli effetti dell’inflazione. Ma sul contenuto della legge di bilancio è comunque polemica, visto che sono previste misure come il condono per le vecchie cartelle esattoriali fino a mille euro. Insomma, sia secondo Bruxelles che secondo le opposizioni, il rischio di un aumento dell’evasione fiscale è alto se non verranno modificati alcuni provvedimenti.
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