Nella Verona del congresso internazionale della famiglia, un senzatetto romeno è stato picchiato e bruciato. Per il governo a trazione Salvini è certamente più facile far percepire come pericoli i poveri, i senzatetto, i lavavetri, i migranti. Più facile che spiegare come mai nel frattempo i tagli comportano la fine dello stato sociale. Tagli alla sanità, all’istruzione, le pensioni per molte generazioni sono meteore e quando i politici pronunciano lo slogan “meno tasse” sappiamo già che verranno premiati i ricchi e che la gente comune continuerà a pagare.
Negli ultimi anni i governi hanno tagliato servizi essenziali e poi hanno delegato i Comuni a correre ai ripari. E ai Comuni hanno dato il potere di emanare ordinanze su qualunque cosa. Ordinano sulla sicurezza, vengono spesi soldi per armare fino ai denti la polizia municipale e per riempire le strade di telecamere.
Ordinano sul decoro e questo può riguardare poveri, senzatetto, gente che chiede l’elemosina, prostitute. Tutte persone punite perché in condizione di bisogno, perché finite in strada per una ragione o per l’altra. Persone multate, come il senzatetto cui è stata consegnata una multa di 200 euro in Liguria, perché la sua presenza è considerata indecorosa.
Quando le ordinanze parlano di sicurezza si riferiscono al pericolo che costituirebbe la presenza di una persona distesa sul marciapiede. Ci si potrebbe inciampare sopra. Neanche fosse un terrorista con un mitra in mano. O parlano del blocco alla viabilità quando di mezzo ci sono le prostitute. E giù multe fino a 500 euro.
Per accertarsi del fatto che la gente percepisca queste categorie di persone come pericoli per la propria sicurezza non basta la campagna sconsiderata che le classifica come immondizia, ratti, invasori. Per impedire ai senzatetto di trovare un posto per dormire si mettono sbarre di ferro a metà delle panchine. Sbarre che in qualche caso la gente perbene toglie.
Panchine anti-senzatetto sono state poste un po’ ovunque. Bergamo, per esempio. Bologna. Poi Roma. A proposito di Roma, forse qualcuno avrà visto i “dispositivi anticlochard”. Sono dei punteruoli che spuntano dal terreno posti nei luoghi di rifugio dei senzatetto. Così i senzatetto devono cercare posto in luoghi più isolati, dove nessuno possa multarli, e di conseguenza vengono ancora più massacrati.
La gente viene sempre più armata di odio e segue i suggerimenti dei politici, imparando così a vedere i senzatetto come fossero criminali, e decide di applicare una propria personale idea di in-giustizia picchiandoli e dandogli fuoco. Vedendo politici che gettano coperte dei clochard per una “questione di decoro”. Come è accaduto a Trieste. O a Roma, dove una donna ha investito un senzatetto e poi ha detto “ho sentito qualcosa finire sotto l’auto, ma non pensavo fosse una persona”. Lui è morto.
A Genova c’è non solo chi multa i senzatetto ma gli toglie anche il “servizio” di residenza. Un modo come un altro per rendere più facile l’espulsione dei senza fissa dimora stranieri. Ancora a Verona, più di un anno fa, venne bruciato un giovane senzatetto “marocchino”. I due accusati dell’assassinio dissero che “era uno scherzo”. Gli italiani sono diventati così bravi nel compiere queste “belle azioni” che quasi non li riconosciamo più. Complimenti a chi governa e continua a seminare e alimentare odio.
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