Prezzo di benzina, carburanti, gas ed energia elettrica alle stelle negli ultimi giorni. Ora la Procura di Roma decide di aprire un’inchiesta. Anche se al momento sul fascicolo non risultano iscritti né nomi di indagati, né ipotesi di reato. Eppure, proprio poche ore fa, era stato lo stesso ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, a parlare di “truffa colossale”. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria di Roma della Guardia di Finanza che dovrà verificare se dietro i mostruosi aumenti dei carburanti registrati ultimamente non ci sia una truffa.
“Stiamo assistendo ad un aumento del prezzo dei carburanti ingiustificato, non esiste motivazione tecnica di questi rialzi. La crescita non è correlata alla realtà dei fatti è una spirale speculativa, su cui guadagnano in pochi. Una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini”, dichiara il ministro Cingolani di fronte al gigantesco aumento dei prezzi dei combustibili fossili.
“I listini dei carburanti alla pompa hanno superato il record storico del 1976. Con i prezzi che in modalità servito raggiungono oggi la media di 2,333 euro al litro per il gasolio. 2,323 euro la benzina. Una corsa al rialzo senza sosta dei listini totalmente ingiustificata su cui pesa il fattore speculazione. E che deve portare il governo a interventi immediati”, denuncia invece il Codacons, annunciando la presentazione di una diffida al governo.
“Il governo mandi la Guardia di Finanza in tutte le società petrolifere e in tutti i distributori d’Italia. A tappeto, per bloccare le speculazioni in corso. – chiede a gran voce Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – Visto che il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ha dichiarato sabato che il mercato specula e che siamo in presenza di una colossale truffa, occorre che il governo compia gli atti conseguenti e mandi controlli delle forze dell’ordine per verificare chi, lungo la filiera, sta speculando”.
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