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Prigozhin a Mosca, avrebbe incontrato Putin

Clamorosa rivelazione di Libération, quotidiano francese, che riporta indiscrezioni dei servizi segreti occidentali. Il capo della Wagner, Prigozhin, a Mosca, avrebbe incontrato Putin. Nelle scorse giornate, La Stampa ha monitorato costantemente l’aereo di Prigozhin in Russia, tra San Pietroburgo e Mosca, e non a Minsk come precedentemente ipotizzato. Fonti di intelligence occidentali, che hanno preferito mantenere l’anonimato, affermano che il 1° luglio Prigozhin è stato convocato al Cremlino da Putin. I due avrebbero avuto una lunga conversazione, seguita da un incontro con il direttore della Guardia russa, Viktor Zolotov, un fedelissimo di Putin, e con il capo dei servizi segreti esteri, Sergei Naryshkin.
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Putin e Prigozhin

La rivelazione dell’intelligence: Putin ha incontrato Prigozhin

Dunque Prigozhin avrebbe incontrato Putin. Questa indiscrezione proveniente dalla Francia è sorprendente, poiché confermerebbe non solo che Prigozhin ha la libertà di spostarsi in Russia a suo piacimento, ma anche che sta coordinando i suoi movimenti direttamente con Vladimir Putin. Questo aspetto non è così scontato, considerando l’attuale fase di incertezza delle loro relazioni. Fonti di intelligence confermano che Prigozhin al momento non può essere bandito da Putin, anche se il presidente non sa esattamente cosa fare riguardo a Wagner. Giorni fa, il presidente bielorusso Lukashenko aveva già dichiarato che Prigozhin non si trovava in Bielorussia, dicendo: “È a San Pietroburgo, forse è andato a Mosca”. La notizia del summit tra Prigozhin e Putin al Cremlino è stata anche ripresa da Tatiana Stanovaya, una delle maggiori esperte di Russia.

Le indiscrezioni sull’incontro riservato tra Putin e Prigozhin

Il 7 luglio Lukashenko parlando ai giornalisti diceva: “Prigozhin è a Pietroburgo… forse è andato a Mosca questa mattina“. E aggiungeva: “alcuni al Cremlino volevano farlo fuori, con il rischio di una guerra civile. Se pensate che Putin sia così maligno e vendicativo da spazzarlo via domani, no, questo non accadrà”.

“I combattenti del gruppo Wagner sono nei loro campi, quelli in cui si trovano da quando hanno lasciato il fronte”. Ossia Luhansk e Molkino, principalmente, specifica La Stampa. Lukashenko aveva anche ammesso che era probabile che Putin avesse ammorbidito il suo atteggiamento nei confronti di Prigozhin, rispetto all’ira iniziale.

Vladimir Putin

Il comandante della Wagner, Lotus, intervistato da Grey Zone

La conferma indiretta di nuovi contatti arriva dal comandante Lotus, uno dei comandanti storici di Wagner, che si è incontrato con uno degli autori del canale Grey Zone. Questo è quanto si sarebbero detti: “Non ci saranno attacchi da parte delle forze di sicurezza russe contro di noi, ce lo ha garantito il presidente. Per quanto riguarda la società e la gente comune, potete vederlo voi stessi: le ragazze vanno in giro con i galloni di Wagner, che si sono fate dare dai nostri ragazzi, molto probabilmente in cambio di baci. I ragazzi indossano magliette e berretti con le nostre insegne, fanno giochi di guerra, considerano gli ucraini come tedeschi e i combattenti del Gruppo Wagner come combattenti dell’Armata Rossa”.

Lotus ha aggiunto che il compito ora è la rotazione, e il ridispiegamento, non solo in Bielorussia. Ma ha aggiunto che Wagner resta una specie di “riserva della Russia”. “Siamo stati tutti lasciati andare in vacanza prima dell’inizio di agosto, ci sono molti compiti da svolgere, così Evgheny Viktorovich ha deciso di lasciare andare tutti in vacanza. Personalmente non vado al mare con la mia famiglia da cinque anni, e anche gli altri ragazzi sono ora immersi in questioni familiari. Il ‘Consiglio dei comandanti’ ha deciso di dare a tutti l’opportunità di riposare prima del grande lavoro che ci attende“.

Il futuro della Wagner è fuori dall’Ucraina

Lotus spiega, infine: “Seguiamo la situazione in Ucraina e naturalmente siamo preoccupati per quanto sta accadendo. Ma quando non ti ascoltano, ignorano tutte le proposte e i modi per risolvere i problemi, anche quando ne parli al mondo intero, forse a volte è meglio farsi da parte e osservare ciò che sta accadendo in disparte. Anche se è maledettamente frustrante e doloroso quando ci sono suggerimenti e opportunità già pronti per risolvere un problema, ma vengono messi da parte… Come dicevano i nostri saggi antenati, aspettiamo e vediamo. E noi ci mettiamo da parte e osserviamo in silenzio. Ma il nostro treno blindato è sul binario di riserva, e siamo pronti a venire in aiuto della nostra patria e del nostro popolo quando il popolo russo ce lo chiederà”.

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