Prigozhin è scomparso. Lukashenko, presidente della Bielorussia, afferma: “Non è mai venuto qui. È a San Pietroburgo”. Ma nella sua città e quartier generale non è mai stato trovato. Nelle perquisizioni trovate foto dei suoi numerosi travestimenti. Gli 007 da Washington: “Non sappiamo dove sia“. È mistero sulla reale posizione del capo della Wagner.
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Mistero su Prigozhin, è scomparso
Dov’è finito il capo della Wagner? Prigozhin è scomparso. “Gli Usa non hanno nessuna informazione sul luogo in cui si trova Prigozhin“. Lo ha detto il vice portavoce della Casa Bianca Andrew Bates in un punto con la stampa a bordo dell’Air Force One che sta portando Joe Biden in South Carolina. “Continuiamo a monitorare il gruppo Wagner”. Gli Usa, dunque, brancolerebbero nel buio.
Alexander Lukashenko, presidente della Bielorussia, questa mattina ai giornalisti ha dichiarato che Prigozhin “è a San Pietroburgo“. Secondo quanto riferito dall’agenzia Belta, Lukashenko ha detto di voler incontrare Vladimir Putin per discutere con lui dell’impiego dei mercenari Wagner nella sua nazione. “Stando a quello che mi è stato comunicato questa mattina i combattenti della Wagner sono nei loro campi” e il trasferimento degli uomini del Gruppo Wagner in Bielorussia “non pone rischi per il Paese”. “Non vedo assolutamente alcun rischio nel dislocamento della Wagner. Nonostante l’allarmismo da tutte le parti, non si tratta di una cosa che può inquietarmi”, ha detto Lukashenko.
Lukashenko ha poi esortato Russia e Ucraina a sedersi ora al tavolo dei negoziati “senza precondizioni”. “Dobbiamo fermarci ora. Abbiamo già fatto molte cose cattive, ma potrebbe andare peggio. Pertanto dobbiamo fermarci ora, sederci al tavolo dei negoziati senza precondizioni. Dobbiamo decidere tutto al tavolo dei negoziati”. Secondo Lukashenko, dopo la controffensiva ucraina non ci sarà più questa possibilità. “Oggi puoi parlare con l’Ucraina e raggiungere accordi di pace. Dopo la cosiddetta controffensiva, la situazione cambierà”.
Il Cremlino smentisce Lukashenko
Dal Cremlino, però, poco dopo, il portavoce di Putin, Dmitry Peksov, se ne lava le mani. “Non abbiamo né l’opportunità, né il desiderio” di seguire i movimenti di Evgheny Prigozhin. Peskov ha anche negato che sia in programma un colloquio fra Putin e Lukashenko in merito alla Wagner e ha assicurato che su Prigozhin e la Wagner continuano a essere valide le dichiarazioni, della presidenza russa e del presidente bielorusso di sabato scorso, quando entrambi avevano discusso del trasferimento in Bielorussia del capo dei mercenari.
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