Amazon ha creato Fire TV Stick, e adesso vorrebbe sfondare attraverso un servizio di Prime Video gratuito. Ma facciamo un passo indietro.
Tutto è iniziato con Fire TV Stick Basic Edition, una chiavetta HDMI che si collega al televisore ed è capace di eseguire applicazioni e giochi.
Si tratta di un prodotto originale di Amazon, molto simile alla chiavetta Chromecast di Google, già diffusa in 100 paesi del mondo. La chiavetta è collegata ad un telecomando che porta direttamente ai contenuti di Amazon Prime Video, oltre a Netflix, Spotify e moltissimi giochi. La chiavetta base costa 39,99 euro ed ha già dimostrato un buon successo di vendite. Dopo Fire TV Stick, l’ultima novità lanciata dall’azienda di Bezos è Prime Video free. Cosa preannuncia l’offerta? Si vociferano possibili collaborazioni con Netflix e Spotify per impacchettare un’offerta completa, più versatile, capace di collegare le ore di visione al prezzo al pagamento di alcuni contenuti. L’idea è dunque quella di creare un feedback con il cliente.
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Amazon Prime Video e i contenuti originali
Il progetto di Amazon Prime Video prevede un canale esclusivo per ogni creatore di contenuti in cambio della condivisione dei profitti sulla pubblicità e di un numero previsto di ore a settimana.
Non ci sono, per il momento, dichiarazioni ufficiali da parte di Amazon.
Secondo AdAge, per arricchire l’offerta già disponibile, l’idea è quella di svilupparla completamente gratuita. Il servizio Prime costa 19.99 euro in Italia e, come ben sanno gli abbonati, include consegne gratuite, offerte in anteprima, Prime Foto e altre novità come Amazon Pantry, Amazon Famiglia e contenuti originali come le serie Transparent e The Man in the High Castle, di Prime Video.
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Progetto in trattativa
Bezos deve averci pensato bene, concludendo che un’offerta allettante è quella ibrida tra un abbonamento come Netflix, dove si accede solo pagando, e una come Spotify, dove si può accedere all’ascolto dei contenuti con pubblicità, e solo pagando si ha accesso all’offerta più cospicua e con meno pubblicità.
Questo progetto sarebbe un’ulteriore passo in avanti per il colosso delle consegne online, che vorrebbe guadagnare una fetta cospicua degli utenti di Netflix per avere un bacino più largo di pubblicità.