Come accade praticamente ogni anno, non sono mancate le polemiche prima, durante e dopo il concertone del Primo Maggio che, come da tradizione, si è volto a piazza San Giovanni a Roma. Oltre alla pioggia che ha bagnato quasi ininterrottamente l’evento, a fare notizia è stato l’attacco del fisico Carlo Rovelli contro il ministro della Difesa Guido Crosetto. Ma soprattutto la gaffe commessa dai due presentatori, Ambra Angiolini e Fabrizio Biggio, costretti poi a chiedere precipitosamente scusa ai tifosi della Lazio che si sono sentiti offesi dalle loro parole. Ma vediamo cosa è successo.
Leggi anche: Lorenzo Parelli, ecco chi era lo studente morto in fabbrica e simbolo del concertone del Primo maggio
Ad accendere la miccia della polemica del Primo Maggio è stato, come appena accennato, Carlo Rovelli. Il fisico si è scagliato contro i “piazzisti di strumenti di guerra” che costruiscono strumenti di morte “per ammazzarci l’un l’altro”. Secondo Rovelli “stiamo andando verso una guerra che cresce e, invece, di cercare soluzioni i Paesi si sfidano, invadono, soffiano sul fuoco della guerra e la tensione internazionale non è mai stata così alta come adesso. In Italia, il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo”, ha concluso.
Primo Maggio, la gaffe di Ambra sulla Lazio
Parole che, prima ancora della gaffe commessa da Ambra sulla Lazio, hanno costretto la conduttrice del concerto del Primo Maggio ad intervenire. “Qua non c’è censura. – ha precisato l’ex compagna di Massimiliano Allegri – Dispiace che non essendo un dibattito politico, quando si attacca qualcuno, come nell’intervento del professor Rovelli, dovrebbe esserci un contraddittorio che non c’è stato”.
Poco dopo però la stessa Ambra, spalleggiata da Fabrizio Biggio, è incappata in una battuta infelice. Parlando del tema #ildirittochemimanca, Ambra ha ironizzato dicendo che “il diritto che mi manca è quello di tifare Lazio a Roma centro senza essere corcato (picchiato, ndr)”. Battuta che non è piaciuta affatto ai tifosi biancocelesti che hanno cominciato a protestare sui social. Tanto che i due conduttori del concerto del Primo Maggio a fine serata sono stati costretti a precisare: “Abbiamo frainteso. Nessuna volontà di offendere. Non da questa piazza”.
Leggi anche: Primo Maggio, l’ennesima fuga di Giorgia Meloni: niente domande, solo un video