Quanto varrebbe oggi nelle urne il nuovo movimento politico con a capo Luigi Di Maio? Se lo stanno chiedendo in molti in questi ore. E tra questi c’è anche Renato Mannheimer. Il sondaggista è ospite de L’aria che tira su La7. Rispondendo ad alcune domande del conduttore, Mannheimer rivela che Di Maio sarebbe quotato tra l’1 e il 2%.
“Ci vuole tempo per definire quanto può pesare il nuovo soggetto politico di Di Maio. – premette Mannheimer – Oggi è uscita una prima stima che gli dà tra l’1 e il 2%. Vale molto poco per adesso, perché Di Maio è bravo ma non è un trascinatore di folle che può fare una forza politica molto ampia. I 5 Stelle che sono sulla fine della loro parabola, sono in dissoluzione, continueranno a perdere voti nei prossimi mesi. Ma c’è lo spazio che dice Di Maio per una nuova forza politica alternativa e di protesta”, spiega il sondaggista.
Si tratta dello “spazio che avevano occupato i 5 stelle a suo tempo, all’inizio. – prosegue Mannheimer – Ma ora loro hanno dilapidato questo patrimonio. E non mi pare che i leader attuali, né Conte e né Di Maio, possano accogliere questo potenziale che c’è nell’elettorato. Quindi non credo che il partito di Di Maio abbia tutto questo successo popolare in futuro”, ribadisce l’ospite de L’aria che tira.
Il conduttore gli ricorda che il ministro degli Esteri può contare sui complimenti di politici del calibro del sindaco Pd di Milano, Beppe Sala, o del ministro della Funzione pubblica in quota Forza Italia, Renato Brunetta. “Di Maio pagherà in termini di consenso la sua fuoriuscita del M5S, oppure ha un capitale di simpatia?”, domanda poi a Mannheimer. “Ha sicuramente un capitale di simpatia da parte, non tanto delle masse popolari, ma degli intellettuali e degli osservatori della politica perché ha fatto un percorso molto buono. Suscita interesse anche all’interno del mondo politico. Ma una cosa è quel tipo di consenso, un’altra cosa è prendere i voti”, conclude il sondaggista.
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