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Prodi affonda Renzi: “Sta facendo come Bertinotti con me: vuole rompere a ogni costo”

L’ex presidente del Consiglio, Romano Prodi, ospite di Giovanni Floris a DiMartedì, su La7 è intervenuto per commentare l’attuale crisi di governo e lo scontro tra il premier Conte e il leader di Italia Viva Matteo Renzi. Prodi non usa mezzi termini e rievoca quanto accadde a lui stesso: “Per mediare bisogna essere in due, e Renzi ha lo stesso obiettivo di Bertinotti: rompere. A ogni proposta lui ha alzato l’asticella. Quindi credo che Conte abbia fatto bene ad ammettere che se rompe rompe, questa crisi non conviene”. Aggiunge poi Prodi: “La cosa inconcepibile è voler buttare giù il governo quando giovedì prossimo bisogna decidere sui ristori”.

Conclude Prodi: “Renzi vuole mettere ancora più in crisi i ristoratori? Nonostante le aperture i toni sono ancora troppo alti”. E mentre il Professore parla a La7, si riunisce la squadra di vertice del PD. L’appello ad un “patto di legislatura” viene rinnovato. Viene escluso l’appoggio del Pd ad un governo di unità nazionale. Nicola Zingaretti è molto esplicito: “Spero che ci si renda conto che con la crisi si entra in un tunnel di cui nessuno conosce l’uscita. Spesso si arriva alle elezioni perché si rotola verso quella soluzione e in questo caso sarebbe una sciagura”.

Se la tensione è alle stelle, sia Renzi che Conte non danno segni di cedimento. Aggiunge anche colore Clemente Mastella, che si dice pronto a “strutturare” un gruppo di parlamentari responsabili. Renzi ironizza a tal proposito durante l’intervista di Bianca Berlinguer a CartaBianca: “Bene, vorrà dire che ci sarà un governo Conte-Mastella dei responsabili oppure un governo diverso. Mentre io inviavo a Conte delle proposte, lui cercava i responsabili in parlamento”.

In attesa dello showdown, il Movimento 5 Stelle fa partire il fuoco di fila contro i renziani. Una raffica di dichiarazioni allineate con la posizione di Conte e in cui si accusa Renzi di irresponsabilità e lo si avverte: “Se ritira le ministre non ci sarebbe possibilità di far nascere un nuovo esecutivo con Italia viva”, sentenzia Stefano Buffagni. Da Vito Crimi a Alessandro Di Battista e Riccardo Fraccaro, il coro è unanime.

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