Centinaia di morti ogni giorno, una pandemia che non intende fermarsi, attività chiuse, discussioni sul Mes, un Recovery Plan da gestire, ma la Lega sembra avere altre priorità. È infatti polemica contro un gruppo di deputati della Lega che nelle ultime ore ha presentato una proposta di legge per il riconoscimento della celebre canzone folk “Romagna mia” come patrimonio culturale italiano. Per la precisione, nel testo della proposta il brano dovrebbe essere riconosciuto come: “Espressione popolare dei valori fondanti della nascita e dello sviluppo della Repubblica”.
Ad approfondire la questione ci ha pensato notizie.it che ha riportato la vicenda. “Un’iniziativa che in altri tempi sarebbe passata inosservata, ma che in periodo di seconda ondata di coronavirus ha scatenato una vera e propria bufera contro quelle che sembrano essere le reali priorità per il Paese del partito di Matteo Salvini. La notizia di questa proposta sui social scatenando prevedibili critiche nei confronti dei parlamentari. Tra queste anche quelle dello scrittore, attore e giornalista Giulio Cavalli.
Sui propri account social Cavalli ha così dichiarato: “È una tragica barzelletta. Le priorità della Lega in piena pandemia: rendere omaggio alla canzone ‘Romagna mia’ con apposita proposta di legge. Non servono commenti”. La proposta di legge è stata presentata dai deputati leghisti Jacopo Morrone, Alex Bazzaro, Simone Billi, Silvia Convolo, Benedetta Fiorini, Igor Iezzi, Elena Lucchini, Manfredi Potenti, Gianni Tonelli, Vania Valbusa e Eugenio Zoffili nella giornata del 3 novembre scorso, ma soltanto oggi la notizia è emersa.
Romagna mia è una canzone italiana scritta da Secondo Casadei e incisa a Milano nel 1954. Il ritmo è quello del valzer, e il testo narra della nostalgia di un uomo per la sua terra d’origine, la Romagna. Divenuto un vero e proprio inno della Romagna e dei suoi abitanti nel mondo, nel tempo ha venduto oltre 4 milioni di copie.
Ti potrebbe interessare anche: Le donne della politica italiana compatte: “Iva al 5% sugli assorbenti, subito”