È partita in Italia la sperimentazione sulla prima assicurazione sui ricavi nel settore cerealicolo. Uno strumento pensato per la gestione del rischio dei produttori di grano duro e tenero, presentato dal Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali, che ha stanziato 10 milioni di euro, e da Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare).
Come funziona l’assicurazione sul grano
Per avviare la sperimentazione è prevista la riassicurazione di Ismea, così da offrire alle compagnie assicurative una forma di protezione da eventuali perdite in questa prima fase di lancio.
Questa assicurazione sul grano rappresenta uno strumento aggiuntivo rispetto alle garanzie tradizionali contro le avversità come gelo, siccità, alluvione o eccesso di neve, grandine o sbalzi termici.
“Saremo i primi in Europa – ha commentato il ministro delle politiche agricole Maurizio Martina – a sperimentare un’assicurazione sui ricavi per i produttori di grano. Si tratta di uno strumento concreto di tutela del reddito per gli agricoltori e risponde in maniera più efficace all‘esigenza di proteggere le aziende rispetto al passato. In particolare in una produzione come quella cerealicola, esposta a fluttuazioni di mercato e all’influenza di variabili internazionali, diventa fondamentale che le imprese possano programmare meglio la produzione e avere un meccanismo di protezione in caso di crollo del prezzo. Lo abbiamo visto quest’anno quando le quotazioni sono scese fino a 18 centesimi al chilo. Un prezzo che non consente nemmeno di recuperare i costi di produzione. Con l’assicurazione ci sarebbe stato un indennizzo immediato rispetto a queste perdite. È uno strumento sperimentale nel quale vogliamo investire e per questo abbiamo stanziato 10 milioni di euro che serviranno ad agevolare la sottoscrizione da parte dei nostri agricoltori”.
Le altre azioni per la filiera grano-pasta
Questi gli interventi disposti dal Ministero a favore dei produttori di grano e pasta:
- Contratti di filiera nel piano cerealicolo nazionale. 10 milioni di euro di investimento su contratti che valorizzano il lavoro degli agricoltori e consentono ai produttori di pasta di approvvigionarsi sempre di più di grano italiano di qualità. L’obiettivo della misura è aumentare le superfici coltivate coinvolte passando da 80.000 a 100.000 ettari.
- Etichetta d’origine per la filiera grano pasta. È stato inviato a Bruxelles lo schema di decreto per introdurre in maniera chiara e leggibile l’origine del grano e della semola sulle confezioni di pasta italiane. Sono in corso gli approfondimenti tecnici con la Commissione Ue.
I numeri del comparto cerealicolo in Italia
La filiera grano-pasta italiana rappresenta uno dei settori più importanti per il Made in Italy agroalimentare. Questi i numeri:
- produzione di grano duro italiano: circa 4 milioni di tonnellate
- produzione di pasta: 3,4 milioni di tonnellate, che rendono l’Italia il principale produttore mondiale
- valore della produzione: oltre 4,6 miliardi di euro
- valore dell’export: 2 miliardi di euro
[Foto di Fernando Valenzuela – Flickr]