Timidi corteggiamenti o semplici passerelle fianco a fianco? Non sono sfuggite, in questi giorni, le tante occasioni che hanno visto esponenti del Movimento Cinque Stelle a braccetto con quelli del Partito Democratico, a partire dalla visita del premier Conte in Vietnam durante la quale il presidente del Consiglio ha visitato l’Assemblea nazionale e si è recato in uno dei principali musei della capitale vietnamita. Accanto a lui il presidente del Foro Italia-Asean Enrico Letta, il sindaco di Hanoi Nguyen Duc Chung e l’ambasciatore italiano in Vietnam Antonio Alessandro.
Conte e Letta hanno preso parte al ricevimento durante il quale è stata esposta anche una Ferrari monoposto: Hanoi, infatti, nel 2020 ospiterà per la prima volta un Gran Premio di Formula Uno. Ma agli occhi dei giornalisti presenti non è sfuggito il tanto tempo passato insieme dai due, che si sono intrattenuti più volte in conversazioni lontani da orecchie indiscrete. Il tutto in concomitanza con l’incontro tra il sindaco di Roma Virginia Raggi e Walter Veltroni.
Il primo cittadino ha ricevuto il suo predecessore in Campidoglio. “Mi ha regalato il suo ultimo libro e ho avuto con lui una piacevole chiacchierata”, ha twittato la Raggi allegando una foto dell’affaccio dal balconcino dello studio del sindaco, con alle spalle dei due una veduta del Foro romano.
Un riavvicinamento che è parso “sospetto” a molti elettori dem, considerando che in passato i rapporti tra la Raggi e Veltroni non erano stati particolarmente distesi. E così non manca chi, tramite i social, grida già al possibile inciucio e si lancia subito in pesanti anatemi. L’idea di un abbraccio tra il Pd e il Movimento continua infatti a non piacere ai sostenitori dell’uno e dell’altro partito. Chissà che tra i vertici, però, non la pensino diversamente.
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