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Putin e i finanziamenti a Salvini: un audio inchioda la Lega

Gli esponenti della Lega e gli uomini del Cremlino insieme, in un lussuoso hotel di Mosca, alla ricerca di una soluzione per far arrivare milioni di dollari al partito dell’attuale ministro dell’Interno italiano Matteo Salvini. Un alleato prezioso per Putin in Europa, da sostenere in vista di benefici reciproci in futuro. Questo quanto emerge da una serie di audio diffusi dal sito Buzzfeed e subito rimbalzati sulle principali testate di tutto il mondo.

In un audio si sente più volte Gianluca Savoini, ex portavoce di Salvini, presidente dell’associazione indipendente Lombardia-Russia e considerato da sempre il punto di contatto tra il Carroccio e Putin, ripetere: “Vogliamo cambiare l’Europa. La nuova Europa deve essere molto più vicina alla Russia”. Parole che arrivano a conferma di un incontro del quale aveva già parlato in passato l’Espresso. In quella riunione, in cui Salvini viene più volte chiamato il “Trump italiano” , il ministro dell’Interno non era presente, ma il giorno prima aveva detto che le sanzioni contro Mosca sono “socialmente, economicamente e culturalmente folli”. BuzzFeed non ha potuto identificare i russi presenti, ma sostiene che si tratti di alti esponenti del Cremlino. Che, durante gli incontro, dicono di sperare in un “semaforo verde” da parte di Putin.

La riunione è durata un’ora e un quarto e si è parlato del coinvolgimento di un gigante dell’energia russo per vendere 3 milioni di tonnellate di petrolio all’Eni al valore di 1,5  miliardi di dollari. Da questa transazione, secondo BuzzFeed, sarebbe avanzati 65 milioni di dollari finiti nelle casse della Lega.I partecipanti al meeting dicono che quest’operazione serve ad aiutare la Lega, in particolare durante la campagna elettorale per le Europee. La replica di Salvini: “Ho già querelato in passato, lo farò anche oggi, domani e dopodomani: mai preso un rublo, un euro, un dollaro o un litro di vodka di finanziamento dalla Russia.

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