Con Bruxelles i rapporti non sono dei migliori, per usare un eufemismo. Con Russia e Stati Uniti, invece, il governo gialloverde sembra aver trovato alleati preziosi con cui giocare di sponda. Conte ha da poco ricevuto una telefonata entusiasta di Donald Trump, che si è congratulato con il governo italiano per la linea dura scelta e portata avanti in questi mesi. Putin non perde occasione per sottolineare gli ottimi rapporti con il Bel Paese. Salvini e Di Maio gongolano. Ma, sottolinea La Repubblica, la paura è che lo Stivale venga utilizzato come un vero e proprio cavallo di Troia per indebolire l’Ue dall’interno, dopo esser stato in passato tra i punti fermi delle organizzazioni comunitarie.
Un ruolo inedito, per l’Italia. Ma prezioso per i suoi nuovi alleati. Trump si trova alle prese con una scomoda elezione legislativa fissata per l’11 novembre e che vede i democratici pericolosamente in ascesa nei sondaggi. Il presidente Usa ha così dispiegato tutto il suo arsenale mediatico, annunciando che gli Stati Uniti sono pronti a lasciare il trattato di limitazione delle armi nucleari a gittata intermedia firmato nel 1987. Senza prima curarsi del parere degli stati europei, che per Mr.Donald contano poco e niente. Con Conte, invece, l’amore è sbocciato subito. Il tempo di rendersi conto di aver trovato un ponte con l’Unione, in un’Italia che proprio come gli Usa teme gli effetti dell’immigrazione.
Non è un caso, d’altronde, che il New York Times abbia accomunato il premier gialloverde e l’uomo più potente del mondo sotto la stessa definizione, quella di “fratelli nativisti”. Con riferimento all’antica dottrina del nazionalismo etnico, fin dall’Ottocento ostile all’immigrazione. “Siamo due outsider della politica” sorrideva Trump, fianco a fianco con Conte durante uno dei loro ultimi incontri. Una vicinanza che fa il paio con gli ammiccamenti alla Russia, un legame che ha risvegliato antiche tentazioni di uscire dal blocco atlantico. Putin cerca alleati per portare avanti le sue mire espansioniste in Europa. A giudicare dalle tante pacche già scambiate con il governo italiano, potrebbe averne trovato uno.
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