Ci sono donne che prendono spunto dalle proprie passioni per creare imprese, associazioni e strumenti per aiutare gli altri. Metodi innovativi, vere e proprie rivoluzioni al servizio del pensiero. É il caso di Anne Denner, professoressa che attraverso la sua grande passione è riuscita a creare un “metodo” che ha preso il suo nome.
Ma cos’è esattamente l’arteterapia? Anne Denner è una caposcuola, che ha tratto insegnamenti da maestri come Henri Wallon e il Prof. De Ajuriaguerra, entrambi studiosi dell’arte dell’osservazione senza pregiudizi a priori, attraverso metodi clinici legati alla ricerca, affiancata dall’esperienza e al concetto di uomo immerso nel proprio contesto geografico, psicosociale e culturale. Il campo di ricerca di Anne Denner si è inoltre esteso sui bambini e sulle loro difficoltà e disfunzioni scolastiche.
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Associazione C.R.E.T.E.
Per questo è nata l’Associazione C.r.e.t.e., un’associazione di promozione sociale senza scopo di lucro, che è anche una scuola di Arteterapia e un Centro di Ricerca Europeo delle Terapie Espressive. Con sede nel capoluogo toscano, la scuola ha lo scopo di aiutare i bambini stimolando la loro creatività e i loro disturbi affettivi con l’espressione artistica.
L’associazione ha avuto grande successo non solo a Firenze, ma in tutto il mondo, grazie ad un metodo applicato e replicato, che tiene in considerazione l’arteterapia come spunto per migliorare i rapporti e le relazioni dei più piccoli.
Lo spazio fisico fondamentale per elaborare l’arteterapia è l’atelier, un luogo privilegiato nel quale i grandi e i piccoli si incontrano per sperimentare, lavorare e condividere i “lavori artistici” tra i piccoli pazienti e l’arteterapeuta.
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L’esempio di un successo femminile
Oltre ad intervenire in ambito psicopatologica, il metodo Anne Dener può essere applicato anche in altre fasce d’età che vanno dalla prima infanzia all’età evolutiva, fino ai problemi della terza età. Inoltre possono essere trattati anche casi di handicap, problemi socio culturali di devianza e di marginalità.
Anne Denner ha iniziato la sua formazione negli anni ’50. Da allora, lo studio e l’abnegazione l’hanno portata in diverse città del mondo, prima di approdare nella città di Firenze che sarebbe stata poi il suo quartier generale, nella quale ha potuto fondare la sua Associazione e ottenere il plauso della comunità e delle istituzioni.
“Per far scaturire questo aspetto simbolico, profondo della creatività umana abbiamo dovuto prima creare un ambiente positivo affettivo, relazionale con tutte le persone che vi lavoravano… Così i bambini si sono sentiti in un “bagno affettivo” molto intenso che ha reso possibile che l’espressione divenisse più profonda e più specifica”.
L’esempio di un successo tutto al femminile.