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Quando la neoministra Locatelli diceva: “Mattarella non ci rappresenta, via la sua foto”

Le stranezze italiane: Alessandra Locatelli viene nominata ministra e fino a poco tempo fa attaccava Mattarella e invitava le persone a rimuovere la foto del Presidente della Repubblica. La Locatelli sarà dunque la nuova ministra della Famiglia del governo Conte. Il 10 luglio 2019 ha preso il posto di Lorenzo Fontana, che è andato al ministero degli Affari europei.

La deputata della Lega, e vicesindaca di Como, ha un attivo profilo Facebook dove raccoglie tanti repost del Capitano, Matteo Salvini, insieme a notizie contro immigrati, clochard e chi più ne ha più ne metta. Un profilo perfetto per il nuovo corso politico italiano.

Ma tra le tante esternazioni controverse, una tra tutte fece scalpore. Nel 2018 il deputato e segretario lombardo del partito Paolo Grimoldi, attaccò pubblicamente il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “Chiederemo a tutti gli amministratori della Lega in Lombardia di rimuovere immediatamente dai loro uffici pubblici la foto di Mattarella, che non rappresenta più un garante imparziale dei cittadini”. Alessandra Locatelli condivise, facendola sua, quella frase.

Lo scontro risale ai giorni caldissimi in cui Mattarella si oppose al nome di Paolo Savona come ministro dell’Economia, scatenando reazioni estreme da parte di Lega e M5s, che arrivò addirittura a chiederne l’impeachment.

“Bocciando Savona come ministro dell’Economia proposto dal presidente del Consiglio incaricato, oggi la democrazia italiana è stata ferita a morte”, scrisse Grimoldi su Facebook. Alessandra Locatelli sposò quella causa. Dalle minacce ai fatti: a procedere con la rimozione della foto del Presidente della Repubblica negli uffici istituzionali furono i sindaci di Lazzate, Ceriano Laghetto, Biassono, Varedo, Renate e Albiate (Monza), Senago.

E ora si ritrova davanti a lui, davanti al Presidente della Repubblica, a ricevere dalle sue mani l’incarico per rappresentare l’Italia e le Istituzioni. Bene, molto bene…

 

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