Continua a tenere banco, in queste settimane, il tema del Super Green pass, il certificato virtuale “rafforzato” introdotto dal governo Draghi e rilasciato soltanto in caso di guarigione dal Covid o di vaccinazione. Un provvedimento che ha fatto e continua a far discutere, dopo aver generato tensioni anche all’interno di alcuni dei partiti a sostegno dell’esecutivo, su tutti la Lega di Matteo Salvini. E che è stato recentemente al centro di un sondaggio che ha chiamato in causa direttamente gli italiani.
L’Istituto Piepoli si è infatti rivolto a un campione di oltre 500 persone, maschi e femmine in età superiore ai 18 anni, per capire se sarebbero orientati o meno a votare un eventuale partito No Green pass, identificando nel senatore Gianluigi Paragone, fondatore del partito Italexit, la figura che potrebbe guidare una simile formazione. Il risultato? Il 23% del campione si è detto propenso a dare il proprio sostegno elettorale.
L’ipotesi di un partito No Green pass, secondo il sondaggio, sarebbe infatti ben vista dal 23% degli intervistati. Un totale che è la somma di un 11% di intervistati che ha risposto “Certamente sì” alla possibilità di votare un partito No Green pass e un 12% che ha scelto l’opzione “Probabilmente sì”. Un altro 11% ha invece risposto “Probabilmente no”, lasciando però intendere un certo margine di dubbio. “Sicuramente contrari”, invece, il 57% degli italiani interpellati in merito.
Tra i favorevoli, come evidente nella tabella riportata poco sopra, il 25% è formato da elettori del Movimento Cinque Stelle, il 30% da sostenitori di partiti del centrodestra e il 10% dell’area di centrosinistra. Guardando alla divisione per età, a sostenere una formazione contraria al certificato verde sarebbero soprattutto giovani tra i 25 e i 34 anni (il 32% del totale).
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