Una vicenda incredibile e vergognosa quella che ha come protagonista Duvan Zapata. Stando a quanto riporta il Corriere di Bergamo, l’attaccante colombiano dell’Atalanta è stato fermato dagli addetti alla sicurezza mentre provava ad entrare nella sua banca dove aveva un appuntamento. Ad indignare sono le frasi utilizzate dai vigilanti per bloccarlo. Frasi quantomeno irrispettose, ma che qualcuno bolla come di stampo razzista.
“Dove pensa di andare? Questo non è un posto per lei, vada da un’altra parte”. Sono queste le parole che Duvan Zapata ha sentito pronunciare contro di lui mentre stava per entrare nella filiale della banca Fideuram in piazza Matteotti, a Bergamo. Evidentemente i vigilantes non avevano riconosciuto il fortissimo attaccante 31enne in forza alla Dea ormai già da qualche anno. Questo fatto però non giustifica il loro comportamento.
“Sono Zapata, sono Zapata, fatemi entrare”, ha provato a protestare il calciatore per farsi riconoscere. Ma, almeno inizialmente, non c’è stato nulla da fare. Poco dopo fortunatamente la situazione si è risolta. E così Duvan Zapata è potuto entrare in banca. A pesare sulla decisione degli addetti alla sicurezza di bloccarlo potrebbe essere stato anche il suo abbigliamento, visto che il bomber indossava una tuta e una felpa con il cappuccio.
“Zapata è un nostro cliente, ma banca e security sono due cose diverse. – prova a giustificarsi il responsabile della filiale Fideuram, Marco Beri – Quest’ultima garantisce un servizio di vigilanza in pianta stabile, sia mattina che pomeriggio, in un interspazio tra l’ingresso e la strada. Quanto alla nostra operatività, generalmente, ogni cliente ha un suo personale consulente finanziario con cui si interfaccia previo appuntamento”. Parole che però non placano la polemica che sta montando sui social network. È il presunto razzismo messo in luce da questa vicenda a fare infuriare gli internauti.
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