A pochi giorni dall’inizio delle votazioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica, la confusione regna sovrana sotto il cielo della politica. Il leader della Lega Matteo Salvini prova a conquistare il boccino del gioco, proponendo alle altre forze politiche di mettersi intorno ad un tavolo per scegliere un nome condiviso per il Quirinale. Ma le sue velleità di king maker vengono subito raffreddate dalla risposta negativa del Pd. Il partito di Enrico Letta si rifiuta di discutere finché resterà in campo la candidatura di Silvio Berlusconi.
“Salvini è riservatamente al lavoro per riunire tutti i leader e organizzare un incontro, per condividere quantomeno un metodo”. Così hanno fatto trapelare da ambienti della Lega, spiegando che il loro leader è deciso a trovare un accordo il più esteso possibile sul nome del successore di Sergio Mattarella. Ma dal Nazareno è arrivata immediata la risposta del segretario del Pd, Enrico Letta, il quale mette in chiaro che, finché resterà in piedi la candidatura di Berlusconi, non ci potrà essere dialogo tra i Dem e il centrodestra.
“Mentre Letta mette veti e perde tempo, la Lega lavora per fare veloce”, ribatte però Salvini, deciso a voler dare ancora le carte nella partita per il Colle. Ma, a complicare i suoi piani, ci si mette ora pure il M5S. Al termine di una riunione tra i senatori pentastellati, infatti, è uscito fuori il nome di Sergio Mattarella come migliore candidato per una rielezione al Quirinale, sulle orme del suo predecessore Giorgio Napolitano.
E, come se non bastasse, secondo un retroscena pubblicato da Repubblica, anche Berlusconi avrebbe i suoi bei problemi. A cercare di convincerlo a rinunciare alla corsa quirinalizia sarebbe stato niente di meno che il suo storico braccio destro Gianni Letta. Lo zio di Enrico avrebbe infatti il timore che il suo capo possa “bruciarsi” molto facilmente.
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