Tempi tempestosi per la Rai. La rete radiotelevisiva italiana, attualmente al centro di una serie di controversie sulle nomine dei vertici da parte del governo Meloni, si trova di nuovo sotto accusa. Le dimissioni recenti di Fabio Fazio e Lucia Annunziata, due figure di spicco del network, hanno ulteriormente alimentato la tensione. La recente scelta editoriale di Rainews24 ha infiammato ancora di più il dibattito.
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Il canale all news è finito sotto il fuoco incrociato di alcuni parlamentari del Partito Democratico (Pd), membri della commissione di vigilanza Rai, in seguito alla trasmissione in diretta del comizio del centrodestra da Catania. Il comizio ha visto protagonisti Matteo Salvini, Antonio Tajani e Giorgia Meloni, rappresentanti di spicco del centrodestra, alla chiusura della campagna elettorale per le elezioni Comunali di Catania.
A poche ore dalla fine della campagna elettorale, Rainews24 ha trasmesso l’evento in diretta televisiva. I parlamentari Pd Furlan, Nicita, Bakkali, Verducci, Peluffo, Zingaretti, Graziano e Barbagallo hanno criticato duramente la decisione, definendola una “gravissima violazione della par condicio”, ovvero del principio di equità nell’accesso ai media durante le campagne elettorali.
“Non era mai accaduta una cosa del genere” hanno tuonato i parlamentari dem, aggiungendo che “la nuova Rai diventa TeleMeloni”. Hanno poi presentato un esposto urgente all’Agcom, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni, e una interrogazione parlamentare urgente.
L’accusa è che la Rai sia caduta “così in basso nella parzialità politica”, trasformandosi in una “tv di regime”. Le affermazioni si riferiscono all’insinuazione di un’apparente preferenza mostrata dalla Rai nei confronti del centrodestra, soprattutto in vista delle imminenti elezioni Comunali.
Le polemiche in atto segnalano un momento critico per la Rai, che dovrà affrontare e risolvere le controversie, garantendo la sua missione di servizio pubblico e la promozione di un pluralismo di idee e opinioni. È fondamentale che ogni emittente pubblica mantenga un alto standard di imparzialità e neutralità, soprattutto durante periodi sensibili come le campagne elettorali.