Ancora guai per Piero Marrazzo, che da qualche ora non è più il corrispondente della Rai da Gerusalemme. L’ex presidente della Regione Lazio è stato sospeso dal suo incarico dopo una verifica dell’organismo di controllo interno sulla gestione delle sede di corrispondenza. Ancora un caso spiacevole, dunque, che vede al centro della scena l’ex governatore del Lazio.
Fonti interne alla Rai spiegano che il principale responsabile delle irregolarità è un produttore esecutivo a sua volta già rimosso dall’azienda. Sono invece fonti di agenzia a rivelare che l’indagine sull’ufficio di corrispondenza di Gerusalemme è scattata diversi mesi fa a seguito di una lettera anonima arrivata alla sede centrale della Rai e a diverse autorità, inclusa la magistratura, tra marzo e aprile.
Una missiva il cui contenuto è top secret, in cui pare fosse denunciata la gestione ‘opaca’ in fatto di amministrazione dell’importante “finestra” Rai sul Medio Oriente. Presa in carico la denuncia dall’Internal Audit guidato da Delia Gandini, che risponde funzionalmente e direttamente al presidente Rai, Marcello Foa, è stata condotta un’istruttoria che ha portato ai due provvedimenti, uno dei quali appunto di sospensione di Marrazzo, a Gerusalemme dal 2015.
Licenziato invece il responsabile amministrativo della sede, un italo-israeliano. Si tratta di una decisione che risale in realtà ai primi di luglio ma solo ora è filtrata. Già nominato un responsabile ad interim della sede, si tratta di Raffaele Genah.
Sui social impazza l’hashtag #ParlatecidiBibbiano per nascondere Moscopoli