L’attore e produttore cinematografico Raoul Bova nei guai con il fisco.
L’ex sex symbol della televisione italiana, classe 1971, è a processo per aver evaso 417 mila euro tramite una “dichiarazione dei redditi fraudolenta mediante artifici”.
La vicenda è complessa e risale all’anno fiscale 2011. La procura di Roma ha accertato un “versamento di canoni per un milione di euro alla Sanmarco srl, società di cui Bova è stato socio all’80%”, come schermo per rendere più complessi gli accertamenti fiscali.
La società Sanmarco srl è detentrice dei diritti d’immagine di Bova dal 1996.
Si tratta del secondo procedimento cui Bova è sottoposto per frode fiscale: nel 2017 l’attore è stato condannato è stato condannato a un anno e 6 mesi di reclusione, ancora per “dichiarazione fraudolenta mediante artifici” per un’evasione di circa 600 mila euro risalente al quinquennio tra il 2005 e il 2010.
Mercoledì prossimo, invece, Raoul Bova dovrà affrontare un altro processo, stavolta per violenza privata, minacce e lesioni ai danni di un conducente, accusato di aver quasi investito Rocío Muñoz Morales, la sua compagna 33enne.