Oltre cento missili hanno colpito l’Ucraina, gran parte dei quali sono stati intercettati dalle difese di Kiev, ma una minima parte di questi sono comunque andati a segno, colpendo la capitale, ma anche Leopoli e Kharkiv.
Come annuncia l’agenzia Dire.it: “Mentre i leader del mondo sono riuniti al G20 di Bali, le autorità ucraine riferiscono di nuovi attacchi dell’esercito russo in diverse città del Paese, tra cui la capitale Kiev, per un totale di undici oblast coinvolti sui 24 totali. Colpiti edifici residenziali e infrastrutture, in particolare quelle energetiche, che hanno spinto l’azienda Ukrenergo a sospendere la distribuzione della corrente elettrica. Le squadre di emergenza sono già al lavoro e ancora non c’è un bilancio di eventuali vittime”.
“I blackout d’emergenza sono scattati nelle regioni settentrionali e centrali del Paese, nonché a Kiev. Stando al Kyiv Independent, anche la città orientale di Kharkiv è stata colpita così come ha riferito il sindaco Ihor Terekhov. Quest’ultimo ha fatto sapere che sono state bombardate diverse infrastrutture che stanno lasciando al buio la popolazione. Il servizio del trasporto pubblico – ossia metropolitane e tram – è pertanto stato interrotto”.
“Tra le altre città dove i missili sono caduti figura anche L’Viv (Leopoli, in italiano), nell’est, verso la frontiera europea. Come conferma sul proprio profilo Facebook l’ong Mediterranea Saving Humans, presente in città con il progetto Med Care for Ukraine, ‘è stato colpito il centro commerciale Auchan nel quartiere di Solonka dove poco prima il nostro team era a pranzo. Durante il bombardamento – scrivono ancora i testimoni – la nostra missione si trovava in una chiesa poco distante, dove il nostro team medico sanitario stava visitando i profughi di guerra ospitati nella struttura’”.